Una preghiera in musica, scritta
insieme al maestro Enzo Avitabile, e il rito della Lavanda dei
piedi, vissuto accanto alle realtà dell'associazionismo
impegnate nella diffusione di una cultura di pace. Due gesti
diversi, voluti dall'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia,
per la Santa Pasqua, ma un unico messaggio: la pace non sarà
solo un ideale, ma un impegno concreto per la giustizia.
L'arcivescovo di Napoli offrirà alla città una preghiera
inedita, 'Perdonaci la pace', che per la prima volta è stata
tradotta in napoletano e musicata da Avitabile. Non un semplice
inno, ma una supplica collettiva, si spiega in una nota, "un
grido che sale dal cuore di una terra che conosce il dolore
della violenza ma che continua a sognare e a costruire pace per
se stessa e per il mondo intero".
"Sono felice di questa collaborazione con don Mimmo - spiega
Avitabile - Napoli, con la sua lingua e la sua musica, diventa
ancora una volta voce universale, capace di unire radici e
futuro, tradizione e profezia. E la musica è preghiera, una
preghiera che diventa strada da percorrere insieme per costruire
la pace di cui il mondo ha bisogno". La canzone e il video
saranno disponibili sui canali social della Chiesa di Napoli e
del Maestro Enzo Avitabile da oggi 12 aprile.
A ottant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale, don
Mimmo Battaglia celebrerà giovedì santo (ore 17) la Messa in
Coena Domini in un luogo simbolico: il cortile del Maschio
Angioino. Durante il rito della Lavanda dei piedi, l'Arcivescovo
laverà i piedi a rappresentanti dell'associazionismo e del
volontariato impegnati nella promozione della pace, nella difesa
della giustizia e nel contrasto alla logica del riarmo. "Un
gesto che richiama il Vangelo, ma che si fa impegno concreto: la
pace non è solo un'idea, è un'azione, è un servizio, è una
scelta che chiede di essere vissuta ogni giorno - si sottolinea
- In un tempo in cui le guerre sembrano moltiplicarsi e il
futuro sembra minacciato dalla logica della divisione e del
conflitto, la Chiesa di Napoli risponde con la sua storia e il
suo cuore: non restiamo spettatori, mettiamoci in piedi,
costruttori di pace. Al termine della celebrazione, la
processione eucaristica si concluderà presso l'altare della
deposizione nella Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, in
piazza Municipio".
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