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ANSAcom - In collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti
L'intelligenza artificiale fa ormai parte della vita quotidiana degli italiani, che ne fanno uso in media circa tre volte a settimana. Ma l'uso degli strumenti di Ia è accompagnato da forti dubbi rispetto al rischio che questa tecnologia possa 'sopraffare' le persone, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di violazione della privacy (52%) produzione di fake news (52%), riduzione dei posti di lavoro (51%) e dipendenza e eccessivo utilizzo (49%). Sono solo alcuni dei risultati emersi dall'indagine di Bva Doxa 'Gli italiani tra sostenibilità e intelligenza artificiale: generazioni a confronto', presentata nel corso della terza edizione del Forum Multistakeholder di Cassa Depositi e Prestiti a Milano. Del resto l'Ia "è il game changer di questo secolo, che sfida la nostra identità e ci impone un cambio di paradigma", ha commentato il presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini.
Sono in particolare i giovani a utilizzare l'Ia (68%) e la maggior parte lo fa per cercare supporto in attività scolastiche (64%), oltre che per svago (56%). Per i giovani l'Ia è oggi vissuta come "un nuovo motore di ricerca relazionale". I giovani, tuttavia, sono consapevoli dei rischi e dell'appiattimento che l'AI produce su capacità analitiche, critiche e di apprendimento. Il supporto rapido e immediato a problematiche quotidiane e basilari ha però la meglio nell'analisi costi-benefici sullo strumento.
I timori sull'Ia accompagnano anche le altre fasce della popolazione: l'87% degli intervistati, infatti, pensa che l'Ia comporti rischi crescenti (90% tra le donne) e il 72% è preoccupato per il fatto che l'intelligenza artificiale potrà 'sopraffare' le persone (77% fra le donne). Il 15% degli intervistati e ben il 21% fra i giovani, ritiene in particolare, che l'utilizzo dell'Ia sia un rischio per l'aumento di inquinamento e emissioni. Un aspetto, quello dell'attenzione all'ambiente e alla sostenibilità, che tocca soprattutto i più giovani. La conoscenza dei temi sociali e ambientali è infatti diffusa tra le diverse generazioni di italiani, ma tra i giovani sono più consapevoli delle difficoltà delle sfide in atto e presentano un approccio più consapevole e pragmatico.
"Abbiamo voluto aprire al confronto e abbiamo creato questo Forum, consapevoli che il contesto globale sui temi Esg sta cambiando", ha commentato l'amministratore delegato di Cdp, Dario Scannapieco, avviando i lavori del Forum. "Eravamo abituati a fare sostenibilità in un mare calmo ed ora il vento sta cambiando", ha aggiunto spiegando che in questo nuovo quadro, "la Cassa resta realista e consapevole dell'importanza e dell'impatto delle tematiche Esg sul sistema economico, sul territorio e sulla vita dei cittadini". Scannapieco ha ricordato "quanto gli impatti del cambiamento climatico a livello economico-sociale siano sempre più forti", come il 2024 sia stato l'anno più caldo mai registrato e come "nel 2023 gli eventi meteorologici estremi siano cresciuti del 22 per cento".
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