La domanda italiana di gas nel 2024
si è assestata a circa 62 miliardi di metri cubi, in leggera
crescita rispetto all'anno precedente. I primi mesi del 2025
confermano la tendenza, evidenziando anzi una crescita della
domanda più sostenuta, attorno all'8%. Lo ha detto la direttrice
generale di Proxigas (l'associazione degli industriali del gas),
Marta Bucci, in audizione presso la Commissione Politiche
europee della Camera, nell'ambito dell'esame della proposta di
modifica del regolamento Ue sullo stoccaggio del gas.
Secondo Proxygas, con le temperature rigide, minore
disponibilità di Gnl e cali di produzione da fonti rinnovabili,
le infrastrutture di stoccaggio hanno svolto un ruolo
determinante nel garantire l'approvvigionamento di energia in
Italia e nell'Unione Europea. Nell'inverno 2024-2025 in Italia
sono stati erogati da stoccaggio oltre 10,8 miliardi di metri
cubi di gas, a fronte di iniezioni nell'estate 2024 pari a circa
8,3 miliardi.
"Nel 2024 l'Europa ha consumato più di 330 miliardi di metri
cubi di gas, a fronte di una capacità complessiva di stoccaggio
di circa 100 miliardi di metri cubi - ha spiegato la direttrice
generale Marta Bucci -. Effettivamente l'Europa ha
un'infrastruttura ben dimensionata rispetto alla domanda.
L'Italia è il secondo paese in Europa con la maggiore capacità
di stoccaggio dopo la Germania".
Proxigas, ha spiegato Bucci, accoglie con favore
"l'opportunità di aggiornare il Regolamento europeo sugli
stoccaggi, per introdurre alcuni elementi di flessibilità". In
particolare, tra le modifiche in discussione, l'introduzione di
target intermedi solo indicativi, di un intervallo temporale per
il raggiungimento degli obiettivi (anziché la data fissa del 1
novembre) e della possibilità per i singoli Stati membri di
prevedere uno scostamento dall'obiettivo finale in relazione
alla propria strategia energetica.
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