I Paesi Ue si preparano ad
ammorbidire le regole sul riempimento degli stoccaggi di gas. La
bozza di compromesso presentata dalla presidenza polacca, che
domani arriverà sul tavolo degli ambasciatori dei Ventisette,
conferma l'obiettivo di prorogare fino al 2027 l'obbligo di
riempire le riserve al 90% proposto dalla Commissione europea.
Ma introduce margini di flessibilità sia sui tempi per
raggiungere questa soglia, sia sulle condizioni in cui l'obbligo
potrà essere modulato in caso di situazioni di mercato
sfavorevoli.
Per andare incontro alle richieste avanzate da diverse
capitali, tra cui Roma e Parigi, la presidenza Ue di Varsavia
propone un arco di tempo più flessibile - tra il primo ottobre e
il primo dicembre - durante il quale l'obiettivo obbligatorio
deve essere raggiunto (attualmente il termine è fissato al primo
novembre di ogni anno). Viene ammessa inoltre una flessibilità
del 10% per l'obiettivo di riempimento annuale del 90% "quando
le condizioni di mercato sono sfavorevoli al riempimento degli
stoccaggi sotterranei di gas", si legge nel documento visionato
dall'ANSA. Nei giorni scorsi la presidenza polacca aveva
proposto un margine di deviazione del 5%, ritenuto insufficiente
da varie delegazioni.
Prevista inoltre una flessibilità aggiuntiva del 5% quando il
tasso di iniezione è "eccezionalmente lento" e quando la
produzione nazionale di gas supera il consumo medio annuo dei
due anni precedenti. Infine, gli obiettivi intermedi di
riempimento, oggi obbligatori, diventeranno non vincolanti. Gli
ambasciatori dei 27 dovrebbero adottare domani il mandato
politico per avviare il negoziato con l'Eurocamera.
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