/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Greenpeace, per l'oro deforestati 4200 ettari di Amazzonia

Greenpeace, per l'oro deforestati 4200 ettari di Amazzonia

Principali destinazioni del metallo sono Canada, Svizzera e Uk

ROMA, 08 aprile 2025, 15:03

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

L'estrazione illegale di oro continua a devastare l'Amazzonia, nonostante gli sforzi dei governi per contrastarla. Un nuovo rapporto di Greenpeace, basato sull'analisi di immagini satellitari, rivela che dal 2023 al 2024 le misure adottate non hanno portato a una riduzione dell'attività mineraria, ma piuttosto a uno spostamento delle aree sfruttate. Mentre le attività minerarie sono diminuite nei territori Yanomami, Munduruku e Kayapó (rispettivamente del 7%, 57% e 31%), nel territorio Sararé si è registrato un drammatico aumento del 93%.
    Complessivamente, negli ultimi due anni sono stati distrutti 4.219 ettari di foresta pluviale in questi quattro territori indigeni, un'area pari a quasi la metà di Manhattan o a oltre 4 mila campi da calcio.
    Il rapporto "Toxic Gold" di Greenpeace Brasile traccia il percorso dell'oro illegale dall'Amazzonia ai mercati globali.
    Nel 2024, le tre principali destinazioni delle esportazioni d'oro brasiliane sono state Canada, Svizzera e Regno Unito, hub chiave per la raffinazione e il commercio del metallo prezioso.
    La Svizzera, in particolare, svolge un ruolo cruciale, fungendo da principale centro di scambio internazionale e da porta d'ingresso per oltre la metà delle importazioni d'oro dell'Unione Europea. Nel 2022, le importazioni svizzere hanno superato del 67% le esportazioni ufficiali dichiarate dal Brasile e nel 2023 la differenza è stata del 62%, segnando gravi irregolarità.
    L'Italia è risultata tra le prime dieci destinazioni per l'export di oro brasiliano nel 2024, ma con un impatto molto basso rispetto agli altri Paesi: lo scorso anno ha importato dal Brasile quasi 110 kg, per un valore di oltre 7 milioni di dollari.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza