"Presa a calci e pugni, buttata a
terra, presa per i capelli, colpita ripetutamente fino a subire
un trauma cranico. Un atto di una violenza brutale, non un
litigio o una spinta". Sono le parole di una ragazza di Pescara,
che ripercorre l'aggressione subita da parte di un'altra donna,
lo scorso 11 aprile nella zona del parcheggio di via Orazio, a
Pescara. A rilanciarle è il consigliere comunale Domenico
Pettinari, che insieme al collega Massimiliano Di Pillo stamani
ha organizzato un sit in con conferenza stampa sul posto, per
chiedere di affrontare l'emergenza sicurezza e di attivare un
presidio fisso.
"Questa area è teatro quotidiano di atti di violenza -
afferma Pettinari - i residenti sono costretti a subire
sistematicamente la presenza di bande di balordi che rendono
l'area pericolosa, insalubre e degradata. Convivere con chi
bivacca ubriacandosi e drogandosi sotto gli occhi di tutti,
dormendo sopra giacigli di fortuna, importunando costantemente i
passanti, diventa davvero insopportabile. Registrare aggressioni
verbali che spesso sfociano in atti di violenza diventa
gravemente rischioso per i residenti, per i tanti ragazzi e per
gli anziani che hanno sempre più paura a transitare in questa
via dove può accadere l'imprevedibile".
Pettinari annuncia di voler portare il caso in Consiglio
comunale, "depositando nei prossimi giorni un'interrogazione al
sindaco per chiedere interventi immediati e risolutori in questa
area. Chiediamo al sindaco - dice - di fornire l'indirizzo
politico alla Polizia Locale per presidiare quotidianamente
questa zona e di portare il caso di via Orazio, unitamente a
tutte le altre aggressioni subite dai poveri cittadini, al
tavolo del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico per
chiedere di intensificare la presenza delle Forze di Polizia
anche con presidi fissi".
Il consigliere chiede poi "una risposta da parte del Governo
sull'innalzamento di livello della Questura di Pescara a rango
superiore e sulla attivazione dell'operazione 'Strade Sicure'
con l'ausilio dell'esercito che, se attivate congiuntamente,
porterebbero su strada più pattuglie di Polizia unitamente ad
alcuni militari che, in queste situazioni emergenziali,
potrebbero essere agevolmente dislocati nelle aree da
'bonificare' al fine di garantire pattugliamenti e presidi fissi
fino a risoluzione del problema".
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