Una nuova protesi per l'arco
dell'aorta che si applica con metodologia mininvasiva. Per la
prima volta in Veneto il dottor Gian Franco Veraldi, Direttore
di Chirurgia Vascolare, e la sua equipe hanno impiantato una
endoprotesi toracica, risolvendo così un caso di aneurisma
all'arco dell'aorta. Il paziente, 72 anni, è stato dimesso dopo
solo tre giorni dall'intervento a fronte delle tre settimane
necessarie con il normale trattamento chirurgico a torace
aperto.
L'inserimento della nuova protesi è una procedura altamente
tecnologica e di altrettanta complessità tecnica, che richiede
una equipe formata ad hoc. In pratica, non è più necessario
eseguire interventi invasivi, ma si praticano solo due piccoli
buchi agli inguini ed una micro-incisione in ascella sinistra.
Con uno strumento a sonda si risale dall'inguine all'altezza del
cuore e si introduce la protesi ripiegata che, una volta
correttamente posizionata, si adatta all'anatomia del paziente,
Contemporaneamente una seconda cannula a ago, attraverso
l'ascella, posiziona uno stent che serve a rivascolarizzare la
succlavia sinistra. L'innovativo intervento ha permesso
l'esclusione endovascolare della sacca aneurismatica, evitando
l'esecuzione di un by-pass carotido-succlavio sinistro
chirurgico. La grande duttilità e l'adattabilità all'anatomia
del paziente, che non è garantita dalle protesi standard fino ad
ora in commercio, apre nuovi scenari di cura per i pazienti
affetti da aneurisma dell'aorta toracica.
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