Il gip di Venezia Alberto
Scaramuzza ha trasmesso gli atti alla procura veneziana perché
iscriva nel Registro degli indagati il pm del caso Yara, Letizia
Ruggeri, per frode processuale o depistaggio. La vicenda
riguarda la conservazione di reperti nell'ambito dell'inchiesta
che ha portato all'ergastolo di Massimo Bossetti.
La decisione è stata presa a conclusione dell'udienza di
opposizione all'archiviazione presentata proprio dai legali di
Bossetti. Gli avvocati del muratore di Mapello, Claudio Salvagni
e Paolo Camporini, avevano presentato una "denunzia querela" nei
confronti del pm Letizia Ruggeri.
La trasmissione degli atti al pm di Venezia per procedere
all'iscrizione serve per "permettere al pm una compiuta
valutazione anche della sua posizione in relazione a tutte le
doglianze dell'opponente" che richiedono "un necessario
approfondimento", sia al fine di permettere alla stessa
un'adeguata difesa".
Sono invece archiviate le posizioni del presidente della Core
d'Assise Giovanni Petillo e della cancelleria della Corte
d'assise di Bergamo.
Il Procuratore di Bergamo Antonio Chiappani si è detto
"francamente sorpreso" da questa decisione del gip di Venezia,
"dopo tre gradi di giudizio, dopo sette rigetti dei giudici di
Bergamo sia all'analisi che alla verifica dello stato di
conservazione dei reparti e dei campioni residui di dna".
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