Un mese di lavoro pagato alle sei
operatrici del Centro per neonati abbandonati di Odienné in
Costa d'Avorio, per un totale di 700 euro. Praticamente sei
stipendi mensili erogati grazie al ricavato della vendita di 33
Bibbie, nella versione ufficiale della Cei, messe a disposizione
della onlus dall'imprenditore Marco Sette, Ceo del brand
Arcieri. Questo il risultato raggiunto dalla campagna natalizia
organizzata dal Comitato Cattolici Civiltà dell'Amore. "Un'idea
regalo speciale, quella che abbiamo proposto lo scorso Natale ai
nostri amici e benefattori - dichiara Giuseppe Rotunno,
responsabile del Ccca -: una Bibbia che già in sé racchiude un
valore inestimabile in quanto scrigno di parole di Luce e
Sapienza, ma che quest'anno abbiamo voluto abbinare ad uno dei
nostri microprogetti realizzati tramite l'opera preziosa dei
Missionari che si trovano in loco. Abbiamo così unito un regalo
per l'anima, la Bibbia, e un gesto concreto per i poveri.
Inoltre, c'è una cosa che deve farci riflettere: con sole 33
Bibbie vendute abbiamo pagato il salario a sei donne, Ines,
Constantine, Kady, Lucienne, Assata, Madjara, con tutte le
ricadute positive per il mantenimento delle loro famiglie. Basti
pensare che in quei luoghi, lo stipendio ammonta a circa 100
euro al mese, è perciò anche avanzato qualcosa per altre
necessità del Centro. Con poco, abbiamo fatto tanto". Il tutto è
stato realizzato nell'ambito del programma Adotta un Papà/una
Mamma nel sud del mondo, che contraddistingue il Ccca, "che si
propone - va avanti Rotunno - attraverso donazioni, di creare
microimprese e microprogetti nei paesi poveri, offrendo lavoro
ai capi famiglia o alle donne o ai giovani di vari villaggi. In
quest'occasione, abbiamo pensato di mettere al centro i più
indifesi tra gli indifesi: i neonati abbandonati nella savana,
condannati a morte certa, se suor Rosaria e le sue consorelle
non se ne prendessero cura". "Nella nostra Missione sono attive
per tutta la giornata sei donne che accudiscono attualmente 18
neonati - dichiara suor Rosaria Giacone della S. Famiglia di
Spoleto, responsabile della casa d'accoglienza per bambini
poveri 'Arcobaleno' di Odienne in Costa d'Avorio - che hanno
bisogno di tutto per sopravvivere all'abbandono fino a quando,
appena in grado di camminare, vengono adottati da famiglie
selezionate nei villaggi circostanti. Grazie all'aiuto dei
nostri sostenitori in Italia, si è riusciti a offrire il giusto
compenso per un mese a tutte le donne impegnate nelle cure di
questi neonati abbandonati".
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