Sono aumentate del 20 per cento, nel
2023 rispetto allo scorso anno, le persone che si sono rivolte
alla Caritas di Terni, 5.014, ossia 875 in più. Emerge da un
bilancio dell'attività negli ultimi 12 mesi.
Per il vescovo monsignor Francesco Antonio Soddu "la Caritas
è l'espressione educativa della chiesa, che anima e sensibilizza
alla dimensione della carità che è l'amore di Dio, facendo in
modo che tutte le persone non trascurino questo aspetto della
carità e che non può essere delegato agli altri".
"Nel nostro territorio la povertà e i bisogni crescono in
maniera considerevole in tutti i vari aspetti" sottolinea il neo
direttore della Caritas di Terni-Narni-Amelia don Giuseppe Zen.
"La fragilizzazione sistemica della società - ha aggiunto - fa
sì che anche a Terni cresca il disagio e di conseguenza i numeri
della povertà. In particolare la condizione professionale che
racconta molto delle fragilità di questo tempo. A chiedere aiuto
sono per lo più persone che fanno fatica a trovare lavoro,
disoccupati o inoccupati ma anche tanti working poor, a
dimostrazione che la povertà è sempre più multidimensionale. Le
persone presentano sempre più marcatamente vari ambiti di
disagio con prevalenza di bisogni occupazionali e abitativi;
problemi famigliari; problemi di salute, soprattutto fragilità e
disagio psicologico. Al di là dei numeri e delle problematicità,
i poveri sono persone con un volto e un'anima, e per chi crede
questa persona, chiunque essa sia, è preziosa agli occhi di
Dio".
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