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Chiesa Roma: venerdì 18 Via Crucis per le vittime di tratta

Chiesa Roma: venerdì 18 Via Crucis per le vittime di tratta

Organizzata con la Comunità Papa Giovanni XXIII

ROMA, 14 marzo 2022, 11:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Donna, perché piangi?". Ha per tema questo interrogativo la Via Crucis per la liberazione delle vittime di tratta e prostituzione organizzata dalla diocesi di Roma in collaborazione con l'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII per venerdì 18 marzo, che sarà guidata dal cardinale vicario Angelo De Donatis. La partenza è prevista alle ore 20 dalla parrocchia di San Cirillo Alessandrino; da lì si snoderà un percorso tra viale Palmiro Togliatti e il Quarticciolo, per arrivare infine a San Bernardo da Chiaravalle, a Centocelle, dove ci si fermerà in preghiera.
    La parrocchia sorge in una zona dove si incontrano molte ragazze vittime di tratta, e dove operano anche le unità di strada; per questo è stata scelta per ospitare l'opera dell'artista canadese Timothy Schmalz dedicata a santa Giuseppina Bakhita, protettrice delle vittime. "Questa Via Crucis - spiega il vescovo Benoni Ambarus, delegato diocesano per la Carità e per i Migranti - nasce dal desiderio di metterci tutti insieme in preghiera davanti a questo dramma che si consuma ogni giorno sotto i nostri occhi, ma del quale di rado ci rendiamo conto, quasi non ci facciamo più caso. E invece vogliamo dire a coloro che ne sono vittime, e sono soprattutto donne, che le vediamo, vogliamo star loro vicino e aiutarle". La Via Crucis sarà anche l'occasione per lanciare il percorso di formazione per operatori e volontari in partenza il 6 aprile, promosso dal coordinamento diocesano anti tratta. Da anni impegnata su questo fronte è l'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII; venerdì sera sarà presente alla Via Crucis la vice presidente Monica Zanni. "Nonostante il Covid la Comunità di don Benzi ha continuato ad accogliere vittime di tratta - ricorda il presidente Giovanni Paolo Ramonda -. Nel 2021 sono state assistite 100 persone, principalmente donne di età compresa tra i 24 e i 27 anni. Ma altrettante sono quelle ancora accolte perché con patologia psichiatrica o con disabilità e anche di recente le madri ex vittime di tratta 'dublinanti' e rimpatriate a forza dagli stati del nord Europa".
   

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