Oltre un
centinaio di giovani di una scuola di basket di Città di
Castello, ferma a causa del Covid, hanno rinunciato a regali e
all'uovo di cioccolato in vista della Pasqua per devolvere un
contributo alla casa di riposo Asp "Muzi Betti".
Parte dei loro risparmi sono infatti finiti all'interno di un
grande salvadanaio consegnato alla presidente del consiglio di
amministrazione, Andreina Ciubini, nel corso di una breve
cerimonia - della quale riferisce il Comune -, nel giardino
esterno dell'edificio, di fronte alle vetrate, alla presenza del
vescovo tifernate, monsignor, Domenico Cancian, dell'assessore
allo Sport, Massimo Massetti, del presidente della Tiferno
Pallacanestro, Marco Cesaroni e di alcuni piccoli rappresentanti
delle diverse categorie centro minibasket Blu royal. "Quest'anno
, causa pandemia - ha precisato Cesaroni - non abbiamo potuto
far visita con tutti i ragazzi ma , grazie al progetto
'schiaccia il virus' siamo andati a casa loro con un furgone ed
un canestro". Un 'piccolo' gesto atletico di schiacciare la
palla nel canestro cui ha fatto seguito per ogni bambino la
consegna all'interno di un salvadanaio di un contributo
economico.
Ciubini, a nome del consiglio di amministrazione ha
ringraziato il presidente e i dirigenti del club e "soprattutto
i ragazzi per questo bellissimo gesto di solidarietà".
Commosso e soddisfatto per il "bel gesto di umanità", il
vescovo Cancian che subito dopo la preghiera pasquale per gli
anziani ospiti della struttura si è cimentato con successo nella
"schiacciata della solidarietà". "Ora più che mai in questi
momenti difficili - ha sottolineato il presule - c'è bisogno di
gesti e atti concreti di amore e affetto verso gli anziani e
coloro che si trovano in difficoltà".
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