"Il Santo Padre Francesco aveva stima
degli imprenditori, dei quali non si stancava di elogiare la
nobile vocazione, li distingueva dagli speculatori e credeva
molto nella forza di cambiamento dei giovani, per questo
vogliamo celebrare il Giubileo dei lavoratori e degli
imprenditori come occasione di dialogo, preghiera e sinergia fra
gli imprenditori che saranno presenti in questi giorni a Roma":
lo afferma Benedetto Delle Site, presidente nazionale dei
Giovani dell'Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti),
realtà che unisce dal 1947 in Italia oltre 3.000 leader
d'impresa su mandato della Conferenza Episcopale Italiana.
Dialogo, preghiera e sinergia saranno al centro dell'evento
"La vocazione dell'imprenditore" in programma a Roma presso la
chiesa giubilare di San Salvatore in Lauro il prossimo venerdì 2
maggio. L'iniziativa è promossa dall'Istituto Acton e dai
Giovani Ucid e vedrà la partecipazione di manager, capitani
d'impresa e opinion leader italiani ed americani:
dall'ambasciatore Umberto Vattani alla conduttrice televisiva
Safiria Leccese, da padre Robert Sirico che dell'Istituto Acton
è il cofondatore a John Cannon, fondatore di Sent Ventures, un
network internazionale di imprenditori cattolici.
"Vogliamo mettere al centro dell'attività d'impresa -
continua Delle Site - l'etica e i valori cattolici, in
particolare la dottrina sociale della Chiesa che è la nostra
bussola, costruendo su queste basi relazioni che oggi servono
non solo per il commercio e gli affari, ma soprattutto per
favorire scambi culturali e un clima di amicizia, promuovendo
con la nostra leadership di azione positiva lo sviluppo e la
pace".
"Il ruolo dell'imprenditore - prosegue il leader dei giovani
imprenditori cattolici italiani - è decisivo: attraverso la
creatività, l'innovazione, l'imprenditore crea nuova ricchezza e
occupazione, cioè valore economico e valore sociale. Dobbiamo
dirlo chiaramente: il ruolo dell'imprenditore in ogni società è
insostituibile, non può essere rimpiazzato dallo Stato perché si
fonda su una chiamata, una vocazione, quel particolare talento a
organizzare persone e capitali, produrre e scambiare beni e
servizi, innovando e trasformando la realtà proprio come se
fossimo concreatori, cooperatori del Creatore".
"Quale migliore momento dell'Anno Santo e in particolare del
Giubileo dei lavoratori e degli imprenditori che si terrà dal 1
al 5 maggio - conclude il presidente nazionale dei Giovani
dell'Ucid - per incontrarci e recuperare consapevolezza del
senso profondo dell'essere imprenditori e dirigenti d'azienda,
una autentica missione spirituale oltre che civile e
professionale. Al linguaggio delle armi che troppo spesso
scandisce l'agenda internazionale, vogliamo e dobbiamo
sostituire il linguaggio dell'impresa che predilige l'incontro e
il vantaggio reciproco, tra le persone e tra popoli e nazioni".
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