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La cugina del Papa: 'Non si darà per vinto, guarirà'

La cugina del Papa: 'Non si darà per vinto, guarirà'

'Quest'estate andremo a Roma da lui, starà meglio di prima'

TORINO, 20 febbraio 2025, 17:06

Redazione ANSA

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Papa Francesco con la cugina Carla Rabezzana - RIPRODUZIONE RISERVATA

Papa Francesco con la cugina Carla Rabezzana - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Se per tutto il mondo lui è papa Francesco, per lei, è semplicemente 'Giorgio'. Quando Carla Rabezzana, 93 anni, di Portocomaro d'Asti, parla dello stato di salute del cugino Jorge Bergoglio, si rivolge a lui italianizzando il suo nome. "Giorgio ha la tempra e la tenacia dei contadini di questa terra e non vuole mai fermarsi, non molla mai, difficile che si possa dare per vinto per una malattia", dice l'anziana. E aggiunge di sperare che "riescano a tenerlo in ospedale fino a che non sarà guarito del tutto, perché - spiega - lui sicuramente proverà a farsi dimettere prima".

    L'ultima volta che si sono visti era il 19 novembre del 2022, quando papa Francesco era andata a trovarla per festeggiare i suoi novant'anni. Quel giorno a tavola per pranzo c'erano tutti i parenti astigiani di Bergoglio, le sue radici. Vennero serviti piatti della tradizione, Carla e 'Giorgio' quel giorno parlarono, come raccontò la donna, sempre in piemontese.

    Oggi che il pontefice è al suo settimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma Carla Rabezzana continua a pregare per la sua salute e ricorda l'ultima telefonata: "Aveva la voce roca e starnutiva, ma mi aveva detto di non preoccuparmi, perché secondo lui si trattava solo di un raffreddore e nulla più - riferisce -. Io invece gli ho detto che avrebbe dovuto riposarsi e farsi curare".

    "Non ho mai smesso di pregare per lui nemmeno quando stava bene e dal ricovero in poi ho aumentato le preghiere", dice ancora Carla, aggiungendo che "adesso sono contenta che si stia curando e riposando un po'". Sulla guarigione del cugino, infine, non ha dubbi: guarirà in fretta. "Ovvio che lo farà", afferma con decisione Carla Rabezzana, promettendo che "quest'estate andremo a Roma a trovarlo per il Giubileo e starà meglio di prima".

    E' l'intera comunità di Portacomaro a stringersi intorno al Papa: "tutti sperano e sono convinti che il papa si possa rimettere prima possibile e torni a proseguire il suo magistero con l'energia e la tenacia che lo contraddistinguono", dice il sindaco Alessandro Balliano, "La scorsa domenica durante la messa il parroco Don Luigino Trinchero ha chiesto una preghiera collettiva per la sua salute", aggiunge il primo cittadino.
   

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