Si avvia verso la
conclusione la 16/a assemblea generale ordinaria del Sinodo dei
Vescovi, dedicata alla sinodalità nella Chiesa, apertasi lo
scorso 4 ottobre e in procinto di chiudersi domenica 28 con la
messa di papa Francesco nella Basilica di San Pietro.
Questo pomeriggio, in apertura della 18/a congregazione
generale, viene votata e quindi diffusa la Lettera dei padri
sinodali al popolo di Dio, "un testo molto semplice - ha detto
stamane il card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo -
che ha come scopo quello di riferire l'esperienza positiva che
stiamo vivendo nel corso di queste giornate".
Intanto, questa mattina è stato anche presentato e
distribuito il documento finale di sintesi di questa prima
sessione del Sinodo. "Un documento di 40 pagine - ha spiegato in
un briefing con la stampa il prefetto per la Comunicazione,
Paolo Ruffini -. E' stata questa anche l'occasione per spiegare
il modo in cui avverranno la discussione e la votazione del
documento e per ribadire la natura e l'autorità dell'assemblea,
anche relativamente alla presenza di membri non vescovi".
"Si tratta, è stato ricordato - ha proseguito Ruffini -, di
un'assemblea consultiva, e la partecipazione di non vescovi è
prevista dalla Episcopalis Communio. La fase assembleare in cui
siamo non costituisce un nuovo inizio ma un'ulteriore tappa di
discernimento all'interno di un processo sinodale appunto
previsto dalla costituzione Episcopalis Communio. E il carattere
episcopale dell'assemblea non è compromesso dalla presenza di
membri non insigniti del munus episcopale".
"La loro presenza, è stato detto - ha spiegato ancora -, non
cambia la natura dell'assemblea, che è e rimane 'episcopale'. La
loro presenza si giustifica nella logica della testimonianza, e
si ricorda a tutti che quest'assemblea non è un evento isolato,
ma è parte integrante e passaggio necessario del processo
sinodale, prolungando e approfondendo a livello di tutta la
Chiesa l'ascolto e il discernimento ecclesiale avviato il 10
ottobre 2021". Il processo sinodale, "come sapete, poi
continuerà nella seconda sessione, per concludersi l'anno
venturo".
Questo pomeriggio, nella congregazione generale, dopo il voto
sulla Lettera al popolo di Dio, ha inizio la discussione del
testo, "sia con interventi in aula che con la discussione nei
circoli minori - ha detto Ruffini -. Potranno intervenite
naturalmente solo i membri, cioè gli aventi diritto al voto. La
discussione proseguirà domani mattina nei circoli minori e
domani pomeriggio nella congregazione generale, che era
inizialmente prevista per essere dedicata alla raccolta di
proposte sul metodi e tappe della fase successiva del processo
sinodale, quella che ci accompagnerà da quest'anno all'anno
venturo, alla seconda sessione". Per lasciare più spazio alla
discussione "è stato deciso di prevedere una congregazione
generale in più, che si terrà venerdì mattina, giorno
inizialmente dedicato interamente a una pausa".
E la congregazione generale di venerdì mattina sarà dedicata
al tema che era previsto per domani pomeriggio, cioè la raccolta
di proposte sulla fase successiva del processo sinodale, prima
della sessione dell'anno venturo. La decisione di prevedere
questa congregazione in più è stata sottoposta a voto La
proposta è stata dunque approvata e la discussione sul documento
di sintesi proseguirà pertanto per tutta la giornata di domani.
Ruffini ha anche spiegato che "ogni circolo ed ogni singolo
membro potrà presentare delle proposte di eliminazione, aggiunta
o sostituzione di passaggi della relazione, con i cosiddetti di
'modi'. I 'modi' di ciascun circolo dovranno essere approvati
uno per volta con maggioranza assoluta dei presenti aventi
diritto. Accanto ai 'modi' collettivi è sempre possibile a
ciascun membro inviare un 'modo' personale, non presentato al
circolo o non approvato al circolo di cui lui fa parte. Il testo
definito della relazione di sintesi dell'assemblea sarà letto
sabato mattina e votato sabato pomeriggio".
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