Secondo una leggenda, i Magi venuti dall'Oriente per rendere omaggio a Gesù appena nato erano quattro e non tre come vuole la tradizione. Il quarto, Artaban, avrebbe dovuto portargli in dono alcune pietre preziose, ma, partito in ritardo, non riuscì a raggiungere i compagni e arrivò a Betlemme quando già la Sacra Famiglia era emigrata in Egitto. Nel romanzo "Per un'altra strada" (edizioni Paoline), Mimmo Muolo, vaticanista di Avvenire, reinventa il girovagare del Quarto Magio sulle tracce del Nazareno. La somma dei ritardi accumulati dal protagonista si trasformeranno in una opportunità.
Il Quarto Magio richiama il valore della prossimità, ancora più fondamentale in questo tempo di pandemia. "Non ci salva da soli", ha detto il cardinale Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, commentando il romanzo e richiamando le parole di Papa Francesco. Come il protagonista del romanzo, un Magio alla ricerca della verità ma sempre attento agli altri, si sente anche oggi "un bisogno di prossimità, di agire con spirito di comunità e non come isole. Non si può vivere da soli né ci si può salvare da soli", ha ribadito Parolin mettendo in primo piano il valore della "solidarietà" perché "la risposta cristiana alla pandemia si basa sull'amore".
Il mondo attraversato da Artaban nel romanzo è infatti volutamente simile al nostro. Un mondo in cui il fenomeno migratorio ha tutti i dolorosi corollari che la cronaca ci testimonia, in cui lo squilibrio politico-economico tra il nord e il sud del mondo fa vittime innocenti, mentre i cambiamenti climatici, la prostituzione forzata, le epidemie e le persecuzioni scavano tragedie ai danni dei più deboli. Appare chiara, in questo senso, l'assonanza con il magistero di Papa Francesco e la sua denuncia "profetica" di quei mali. Una denuncia che risuona anche nella recente Enciclica "Fratelli tutti", che indirettamente riecheggia nel racconto. In sostanza, la ricerca di Artaban si fa metafora delle strade, a volte tortuose e difficili, che ognuno può percorrere per giungere all'incontro personale con la Verità rivelatasi in Cristo Gesù.
E la narrazione, dando voce a questa domanda di senso, si tramuta in un invito alla riflessione.
Nel romanzo si intrecciano le Sacre Scritture con le immagini e i profumi che ancora oggi pervadono il Medio Oriente. E di fondo si va al cuore del mistero della fede. E' il decano dei Magi a farsene interprete quando chiede al protagonista: "La nostra gente ha bisogno di pane, medicine, nuovi utensili per il lavoro. E voi osservate le stelle, aspettando che tutto questo venga da un Messia piovuto dal cielo?".
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