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In collaborazione con Turismo e Sport
"Il vecchio funziona sempre...ogni
anno riesco a trovare qualcosina da migliorare e cresco sempre
un po'. E gli altri lasciamo che inseguano…". Così Simone
Origone dopo aver conquistato la sua sedicesima Coppa del mondo
di sci di velocità.
"Mediamente - precisa - nelle manche che contano
difficilmente sbaglio. Oggi, ad esempio, nell'ultima manche ho
fatto un errore, sono arrivato secondo. Però non è la norma.
Anche se faccio fatica a dormire prima delle gare, perché
ripenso se quello che ho preparato è giusto, poi però, al
momento giusto, riesco a performare. Ed è così da anni. Questo
crea pressione psicologica sui miei avversari, che devono
proprio beccarmi in una giornata no".
"Ci potrebbe essere margine - aggiunge il valdostano - per
ritoccare ancora le velocità massime, su questa pista, ma
bisognerebbe riuscire a fare un lavoro aerodinamico importante.
Mi piacerebbe fare qualcosa con Pininfarina, come è già successo
in passato. Io ho già un buon coefficiente di penetrazione
all'aria, ma qualcosina si può ancora migliorare. Basterebbe
arrivare a 255,6 km/h per il nuovo record. I miglioramenti
importanti potrebbero avvenire solo con cambi nel regolamento".
"Da metà settimana prossima si potrebbe provare a tentare il
nuovo record di velocità, ma con la neve nuova che è caduta e
cadrà, e con la neve mai trattata nella parte alta della pista,
la vedo davvero difficile. Bisogna che la pista sia un biliardo,
e quest'anno c'è molta neve mossa".
"Quest'anno, la Coppa mi ha emozionato un sacco, perché ci
hanno consegnato quella grande. Come la generale della Brignone!
La dedica va a mia moglie Florence e a mio figlio Dominik. Ma
non c'è stata gara, in cui non abbia pensato a Jean Daniel"
Pession, l'azzurro di sci di velocità morto nel giugno 2024, a
28 anni, precipitando dal Monte Zerbion insieme alla fidanzata,
Elisa Arlian.
In collaborazione con Turismo e Sport
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