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"Per quanto riguarda le aperture di ambulatori in orari serali o festivi, sono già attivi ambulatori del sabato per Radiologia, Cardiologia e Neurologia, e sono in arrivo aperture serali e domenicali grazie ad accordi in via di definizione con i sindacati della dirigenza medica. Si lavora anche per rendere operativo un analogo strumento per il personale del comparto, condizione necessaria per un ampliamento effettivo dell'offerta". Così in una nota l'azienda Usl della Valle d'Aosta. Inoltre "sul fronte della domanda, sono stati avviati progetti per migliorare l'appropriatezza, tra questi anche la formazione dei medici di famiglia per l'esecuzione delle ecografie di base. Questo intervento ridurrà il ricorso superfluo allo specialista e potrà diventare un modello di riferimento".
Dalla presentazione del primo report provvisorio di Agenas, comunica l'Usl della Valle d'Aosta, "i risultati delle azioni messe in campo dall'azienda Usl nel percorso di riduzione delle attese nelle visite e esami ambulatoriali, al centro dell'agenda 2025, mostrano un importante trend in miglioramento: sulle prestazioni monitorate si è passati dal 27% di tempi nello standard a dicembre 2024 al 68% ad aprile 2025. La percentuale di liste di galleggiamento (sistema applicato a situazioni temporaneamente senza risposta) si è ridotta dal 21% al 3,5%.
Inoltre, implementando le procedure specifiche per garantire il rispetto dei tempi massimi previsti dalle classi di priorità, delle 3.047 richieste per i percorsi di tutela, l'85% ha già ricevuto risposta".
Quindi, riferisce ancora l’azienda sanitaria, “alla presentazione del primo report Agenas provvisorio, la situazione in Valle d’Aosta, pur presentando ancora alcune criticità, è stata descritta come discreta e in miglioramento”.
L’Usl fa sapere che “il risultato complessivo è frutto di una strategia articolata su più fronti e del coinvolgimento strutturato dei reparti e dei professionisti dei vari settori. Attraverso i cosiddetti ‘incontri di budget’, la Direzione strategica ha definito con i direttori di ogni Struttura le risorse disponibili, il personale necessario e gli obiettivi legati agli incentivi economici, concordando gli incrementi dei volumi di attività per le prestazioni ambulatoriali il più possibile coincidenti con le esigenze del territorio. Anche al privato accreditato è stata chiesta una maggiore produzione di prestazioni. La strategia è completata da un sistema di monitoraggio continuo per intervenire tempestivamente”.
Riguardo alla “presa in carico delle cronicità”, questa “si sta evolvendo con l’attivazione dei primi percorsi diagnostico-terapeutici e l’uso di strumenti come il telemonitoraggio, il teleconsulto e il coinvolgimento delle farmacie. È già attivo il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per lo scompenso cardiaco, mentre quello per la Bpco partirà entro la fine dell’anno”.
“I risultati positivi, già rilevati da febbraio, sono davvero incoraggianti - commenta Massimo Uberti, direttore generale dell’azienda Usl - e anche se, come ho già avuto modo di spiegare, assisteremo certamente nei prossimi mesi a fluttuazioni fisiologiche di assestamento, le azioni sistematiche che abbiamo messo in campo, e per le quali ringrazio tutti, ci confermano che stiamo percorrendo la strada giusta verso un sostanziale miglioramento dei tempi di attesa ambulatoriali. L’impegno e le innovazioni organizzative ci hanno già dato dei risultati per quanto riguarda i tempi di attesa del Pronto soccorso e l’incremento di attività chirurgica (dopo il +23% del 2023, il 2024 ha registrato un ulteriore +6%). Quest’anno quindi ci stiamo concentrando sulle prestazioni ambulatoriali: prime visite e esami diagnostici”.
L’assessore alla Sanità, Carlo Marzi, aggiunge: “Le liste d’attesa sono un problema cronico del sistema sanitario pubblico nazionale e regionale. Quindi per migliorare una situazione congenita la ricerca di soluzioni deve essere quotidiana e continua. Non esistono soluzioni ‘magiche’ a problemi come le liste d’attesa. Esiste una battaglia quotidiana fatta di una serie di azioni coordinate, come le aperture serali e nel weekend per una serie di ambulatori e prestazioni insieme alla richiesta fatta al privato accreditato, col quale collaboriamo, di trovare ulteriori prestazioni da rendere alla nostra comunità”.
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