"Ribadisco che nel momento in cui
Cva ha cambiato pelle, quindi è uscita dal perimetro del testo
unico delle società partecipate, quindi è diventata una società
di proprietà pubblica ma assimilata ad una quotata, c'era la
necessità di definire bene e correttamente i rapporti in termini
di procedure, di scambio di informazioni, di attività, tra la
Finaosta e la Cva. Cosa che non è stata fatta, e la querelle
sugli emolumenti è solo una parte del problema, nel senso che è
quanto mai necessario che una società complessa come Cva,
definisca correttamente, come una società quotata, i propri
rapporti con l'azionista ai sensi della normativa vigente, e ai
sensi delle procedure di autodisciplina, che prevedono le
modalità con cui la quotata risponde ai propri soci, senza
sconfinare nella direzione e coordinamento". Così il capogruppo
di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, dopo aver
partecipato alla riunione di oggi in quarta commissione
consiliare sul caso aperto dalla lettera al Consiglio Valle
dell'ex presidente di Finaosta Nicola Rosset a riguardo dei
rapporti con Cva.
"Chiederò nelle prossime ore - anticipa Aggravi - in maniera
ufficiale al Consiglio se l'attività che viene fatta in quarta
commissione, tra audizioni e raccolta documentale da parte di
alcuni commissari, si manifesterà poi in una relazione ai sensi
del comma 4 dell'articolo 24 del Consiglio Valle".
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