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Fattore famiglia in Valle d'Aosta, respinta proposta di legge

Fattore famiglia in Valle d'Aosta, respinta proposta di legge

Manfrin: "Promuove sistema più equo". Marzi: "Poco praticabile"

AOSTA, 16 aprile 2025, 13:49

Redazione ANSA

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Con 18 voti di astensione e 15 a favore il Consiglio Valle ha respinto una proposta di legge per l'istituzione del Fattore famiglia della Valle d'Aosta.
    Presentata dal gruppo Lega Vda, intendeva introdurre in Valle d'Aosta il Fattore famiglia quale specifico strumento integrativo per la definizione delle condizioni economiche e sociali delle famiglie per l'accesso alle prestazioni erogate dalla Regione, dai Comuni o dalle Unités des Communes.
    "Il Fattore famiglia, operativamente, è una rideterminazione dell'Isee nazionale - ha detto Andrea Manfrin (Lega Vda) - e presenta scale di equivalenza più articolate, in grado di cogliere in modo più preciso le molteplici dimensioni del bisogno (figli, disabilità, monogenitorialità, perdita di reddito dovute a difficoltà lavorative, padri separati, figli gemelli). L'obiettivo è quello di promuovere un sistema più equo e attento alle esigenze dei nuclei familiari, in un contesto caratterizzato da sfide demografiche, economiche e sociali. Il Fattore famiglia può contribuire a creare un ambiente favorevole alle coppie che desiderano avere figli, fornendo al contempo servizi sostenibili in termini di tempo, flessibilità e costo".
    Christian Ganis (Forza Italia) ha osservato: "Il nostro territorio da anni deve affrontare una sfida demografica critica, caratterizzata da un calo delle nascite e un progressivo invecchiamento della popolazione. In questo contesto promuovere l'invecchiamento attivo è un fattore cruciale. La nostra volontà è quella di consentire che gli anni che restano alle persone mature siano vissuti in dignità e salute". Chiara Minelli (Pcp) ha valutato positivamente le finalità generali e "la parte del testo di legge che comprende anche le famiglie monogenitoriali, non presente nell'ordine del giorno del 2022", ma "avendo perplessità su altri contenuti, il gruppo voterà facendo delle riflessioni sui singoli articoli". "Dal punto di vista del principio, non siamo certo contrari - ha commentato Stefano Aggravi (Rassemblement Valdôtain) - ma è ovvio che sull'applicazione ci sono molti dubbi, soprattutto in merito alle ricadute economiche e amministrative. Esistono altre modalità per valutare la ricchezza, come ad esempio la dichiarazione dei redditi, uno strumento più rapidamente applicabile: noi siamo per una minore burocrazia e per detrazioni fiscali per le famiglie con figli a carico".
    Infine l'assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi: "Il gruppo interistituzionale ricostituito nel 2024 e volto ad analizzare le eventuali modalità di adozione dello strumento del Fattore famiglia, ha ritenuto poco praticabile la sua introduzione a livello regionale, in considerazione di un generale aggravio dei costi organizzativi, gestionali e procedurali, senza far presupporre benefici concreti e significativi a favore delle famiglie. Tutti i componenti del gruppo interistituzionale hanno concordato sul fatto che per meglio rispondere ai principi del Fattore famiglia sia piuttosto utile e necessario che lo Stato provveda ad una revisione della scala di equivalenza dell'Isee, con parametri che vadano realmente a premiare le famiglie, cosa che il Fattore famiglia non riesce a fare. Chi dice no al Fattore famiglia, non dice no alle politiche familiari: sta semplicemente portando avanti altre iniziative che l'introduzione di questo Fattore non farebbe altro che rallentare, stante le attuali disposizioni nazionali sull'Isee".
   

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