Sulla proposta di legge statale e
della norma di attuazione dello Statuto speciale per
l'istituzione di zone produttive speciali e zone franche montane
in Valle d'Aosta "è necessario tenere l'attenzione alta e faccio
un appello ai nostri rappresentanti a Roma affinché, al di là
delle differenze partitiche, operino in maniera sinergica per
l'interesse della nostra Regione. Ci auguriamo che la proposta
di legge statale possa vedere l'inizio già in questa fine di
Legislatura e trovare un terreno pronto per il suo prosieguo. La
partita più complessa riguarda i passaggi legislativi tributari,
estremamente complessi, e sarà fondamentale comprendere se vi
siano spazi di trattativa con il Governo nazionale su questo
punto. Ognuno dovrà mettere sul tavolo una quota di budget per
la sua attuazione, sia da piazza Deffeyes che da Palazzo Chigi,
e qui sta la parte più complessa". Così il capogruppo di
Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, discutendo
un'interpellanza sul tema.
Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha dichiarato
che "la proposta di legge statale approvata da questo Consiglio
a luglio scorso è stata 'incardinata' sia al Senato che alla
Camera e assegnata alle commissioni competenti e quindi seguirà
il suo iter. Prima di avere delle interlocuzioni con gli
esponenti del governo nazionale è dunque necessario che l'atto
venga iscritto all'ordine del giorno. Con il deputato Manes
abbiamo cercato di sollecitare una calendarizzazione
dell'analisi della proposta nella competente commissione, con
l'intenzione di essere auditi per esplicitare le nostre
possibilità di sostenere questo tipo di percorso a livello
locale e attivare eventuali interlocuzioni con il governo per
perorare il progetto della proposta normativa.
Sulla questione della norma di attuazione, ci siamo attivati
presso il presidente della Commissione paritetica e con i
componenti di parte regionale per sollecitare la discussione
sulla norma e per il rilascio dei pareri dei competenti
ministeri, così come già peraltro comunicato nel corso di una
recente audizione da parte del presidente della Commissione
paritetica.
Infine, per quanto riguarda la bozza di revisione degli
statuti speciali la situazione non ha subìto avanzamenti. Ho
avuto la sensazione che, dopo l'incontro dell'autunno scorso, ci
sia stato un raffreddamento da parte del ministero nella volontà
di affrontare la situazione delle regioni a Statuto speciale.
Questo, a seguito della sentenza della Corte costituzionale
sull'autonomia differenziata che ha ridimensionato il percorso
dell'autonomia differenziata, ribadendo invece le
caratteristiche e le peculiarità delle regioni a Statuto
speciale".
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