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Giorno Memoria, Bertin "prevenire l'odio e la discriminazione"

Giorno Memoria, Bertin "prevenire l'odio e la discriminazione"

Testolin: "L'attenzione deve sempre essere alta"

AOSTA, 28 gennaio 2025, 12:47

Redazione ANSA

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"Ricordare le vittime della Shoah è un'occasione per riflettere sull'importanza di preservare i valori fondamentali della dignità umana, della libertà e del rispetto. La nostra epoca è profondamente segnata da conflitti, con tragedie umanitarie che si stanno consumando in molte parti del mondo: la nostra riflessione su quanto accaduto non è quindi solo un dovere verso il passato, ma uno strumento per prevenire l'odio e la discriminazione". Così il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, in apertura dei lavori dell'Assemblea, commemorando il Giorno della Memoria, in occasione dell'80/o anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche avvenuta il 27 gennaio 1945. La ricorrenza è stata istituita in Italia dalla legge 211 del 20 luglio 2000 per "ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".
    Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha detto: "Una questione che cova ancora sotto la cenere e che potrà riattivarsi in qualsiasi momento se non prestiamo la dovuta attenzione. Il ruolo delle istituzioni è quello di trasmettere alle nuove generazioni i percorsi che possono incontrare nella loro vita, facendo loro metabolizzare i concetti sull'atteggiamento che bisogna avere nei confronti del prossimo: sentimenti di accoglienza, di solidarietà che devono manifestarsi nel concreto del quotidiano. L'attenzione deve sempre essere alta, soprattutto nei cambiamenti che sembrano impercettibili, ma che poi si trasformano in qualcosa di irreversibile: quando ci si abitua ai comportamenti non corretti, si rischia di sottovalutarli. E questo può portare alle conseguenze che la storia ci ha messo di fronte". 

   Il capogruppo di Fp-Pd, Paolo Cretier, ha detto: “Ancora oggi le cronache che arrivano anche dal cuore dell'Europa ci riportano di guerre religiose, territoriali ed economiche, e a soccombere sono sempre i civili, i deboli, gli inermi”.

   “Crediamo - ha sottolineato il capogruppo di Pour l'Autonomie, Aldo Di Marco - che il 27 gennaio sia il momento per rinnovare l'impegno a combattere ogni forma di estremismo ideologico che ha come principio la prevaricazione dell'uomo sull'uomo”.

   Per la vicecapogruppo di Progetto civico progressista, Chiara Minelli, “la Giornata della Memoria ha la sua ragion d'essere perché la memoria viene tramandata per costruire una collettività, per capire come il nostro Paese ha potuto essere istituzionalmente razzista”.

   Il capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, ha detto che “il più grande male è quello dell'indifferenza e questa giornata deve essere un monito a rimanere lucidi e critici, mai impassibili”.

   “Stigmatizzare il soggetto che ha ospitato il male è comprensibile, ma non rivela la volontà di andare alla radice del problema: noi dobbiamo essere in grado di combattere alla radice il male, in ogni sua manifestazione”, ha sottolineato il consigliere Luca Distort (Lega Vda).

   “La Giornata della Memoria rappresenta un momento di profonda riflessione e un invito a non dimenticare affinché simili errori non si ripetano”, ha commentato il consigliere Christian Ganis (FI).       

   “Abbiamo il compito di educare le nuove generazioni alla memoria sostenendo progetti educativi: una battaglia esistenziale che blocchi l'insorgere di rigurgiti antisemiti”, ha sottolineato il consigliere Christian Ganis (Fi).

   “Questa Giornata ci deve servire a fermare i gesti di quei giovani che esaltano dei simboli di cui non conoscono nemmeno il significato: il fascismo e il nazismo fanno schifo e abbiamo il dovere di dirlo”, ha detto il capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz.

   “Preservare la memoria è un atto di responsabilità collettiva per riconoscere i segni di intolleranza e discriminazione”, ha aggiunto Corrado Jordan (Uv).

   Per il consigliere Andrea Padovani (Fp-Pd), “il Giorno della Memoria ci invita a mantenere viva la consapevolezza storica, educando le nuove generazioni alla tolleranza e al rispetto reciproco”.

   “La commemorazione non è uno sterile esercizio di memoria ma serve per sottolineare i valori di pace, uguaglianza e solidarietà che hanno unito persone diverse (comunisti, anarchici, monarchici...) nella lotta di Resistenza e nei campi di concentramento (ebrei, prigionieri politici, omosessuali...)”, ha detto la capogruppo di Pcp, Erika Guichardaz.

   “Questo giorno deve continuare a ricordarci che anche la perdita di una sola vita, se banalizzata, può innescare processi capaci di condurre agli orrori e agli abomini che abbiamo conosciuto”, ha aggiunto il capogruppo di Stella Alpina, Carlo Marzi.

   L’antisemitismo “è un fuoco che cova sotto la cenere e sono convinto che la scelta della nostra Regione di inviare le scolaresche in visita al campo di sterminio di Auschwitz sia giusta”, ha commentato l’assessore Luciano Caveri.
   

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