E' il più alto d'Italia (80,8%) il
tasso di occupazione delle madri in Valle d'Aosta. Il dato
emerge dal rapporto 'Le Equilibriste - La maternità in Italia
2025', diffuso per il decimo anno consecutivo da Save the
children. Nella graduatoria generale, tuttavia, per la Valle
d'Aosta il rapporto segnala il passaggio "dal quinto posto della
scorsa edizione al sedicesimo nell'attuale indice, registrando
una delle flessioni più significative, principalmente a causa
del peggioramento nella dimensione salute per il quoziente di
mortalità infantile (che può variare molto in una Regione molto
piccola anche in relazione al basso numero di nascite, meno di
800 l'anno)".
L'analisi sulle regioni più "amiche delle mamme" è basata su
sette dimensioni. Per la demografia, la Valle d'Aosta "perde
cinque posizioni e si attesta al 19/o posto, con un tasso di
fecondità di soli 1,05 figli per donna, inferiore alla media
nazionale".
Riguardo al lavoro, la regione autonoma "perde una posizione
e raggiunge il 9/o posto (98,046), ma il tasso di occupazione
delle madri è il più elevato in Italia (80,8%)". Confermato il
20/o posto nella rappresentanza femminile negli organi politici.
Per la dimensione della salute "scivola di ben 18 posizioni
attestandosi come ultima (62,563) rispetto al terzo posto della
scorsa edizione, per un balzo nel tasso di mortalità infantile,
probabilmente causato però dal basso numero di nuovi nati (meno
di 800) che rende più variabile il quoziente".
Riguardo ai servizi, la Valle d'Aosta "conferma la seconda
posizione (127,986), con 28,3 bambini 0-2 anni accolti nei
servizi prima infanzia offerti dai Comuni e tre classi della
primaria su quattro che garantiscono il tempo pieno". Secondo
posto, guadagnando una posizione, anche per la "soddisfazione
soggettiva" e quinta posizione - perdendone due - per la
dimensione della violenza, che rileva la "dotazione di centri
per le donne vittima di violenza".
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