Cade in media una volta ogni mille
anni la quantità di precipitazioni registrata nel Sud-est della
Valle d'Aosta a metà dello scorso aprile. "L'analisi delle
precipitazioni cumulate ha evidenziato tempi di ritorno molto
elevati, in particolare a Lillianes dove sono stati registrati
446 millimetri di precipitazione in 24 ore, corrispondenti a un
tempo di ritorno superiore a 1.000 anni". Lo riporta l'elaborato
con cui il Centro funzionale della Valle d'Aosta ha analizzato
il maltempo, e i conseguenti danni, del 14-17 aprile scorsi. Ci
sono state "precipitazioni intense e persistenti, con valori
eccezionali registrati soprattutto nel settore sud-orientale
della regione".
"Anche in altre località - si legge - come Pontboset e Aosta
si sono registrati tempi di ritorno significativi,
rispettivamente di 300 e 50 anni. Le intensità orarie, in alcune
località, hanno superato i 30 mm/h".
"Le forti piogge hanno determinato un rapido aumento della
saturazione dei suoli" favorendo l'innesco di "frane, colate di
detriti ed esondazioni". In questo senso "si sono verificati
anche danni alla viabilità, sia principale che secondaria, agli
edifici, alle infrastrutture di servizio e alle opere di difesa
del territorio". Sono 239 schede di dissesto prodotte, "di cui
175 relative a dissesti gravitativi e 41 a dissesti idraulici".
Inoltre l'"abbassamento del limite neve" ha "contribuito ad
aumentare il rischio di valanghe, soprattutto nei settori
nord-orientali, orientali e meridionali della regione"; "molte
valanghe hanno raggiunto quote basse, e alcune hanno interessato
infrastrutture e fabbricati".
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