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Appello di Enalcaccia Valle d'Aosta, 'gestire il lupo'

Appello di Enalcaccia Valle d'Aosta, 'gestire il lupo'

"Dimezzati cervi e caprioli, meno prelievi per i cacciatori"

AOSTA, 02 maggio 2025, 20:04

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un appello "ai decisori, siano essi politici che tecnici", per "mettere in campo tutte le azioni possibili affinché si approntino percorsi per la gestione/controllo del lupo al pari delle altre specie selvatiche, ora che anche l'Ue e il nostro Parlamento, a breve, con il suo declassamento ha decretato l'uscita dal perimetro delle specie a rischio e l'Ispra che ha, addirittura, dato parere favorevole all'abbattimento di un certo contingente".
    Così in una nota il presidente di Enalcaccia Valle d'Aosta, Diano Santo. "Alcune Regioni - aggiunge - si sono già mosse in tal senso, anche in Valle, a quanto si sa, si stanno facendo passi in questa prospettiva, ma occorre non perdere più tempo".
    Santo puntualizza che "l'ambiente venatorio non pensa assolutamente che si debba aprire 'la caccia' al lupo".
    Nella nota sono riportati alcuni dati riferiti alla bozza del Piano faunistico venatorio regionale: i cervi e i caprioli censiti sono passati rispettivamente da 2.629 e 6.771 nel 2018 a 1.461 e 2.952 nel 2024. "Per il capriolo - scrive Santo - in diverse aree, già nelle passate stagioni venatorie, è stato sospeso il prelievo perché la soglia di presenza non superava i tre capi ogni 100 ettari, soglia ritenuta, dall'Ispra, di pericolo per la sopravvivenza della specie". Inoltre "i dati ci dicono che se nel 2023 i cacciatori che non hanno avuto la possibilità di prelevare un secondo capo erano 328, il 26% dei praticanti, mentre nell'anno tale numero è raddoppiato passando a 629 non assegnatari di un secondo capo, pari al 55% dei praticanti 2024, e addirittura 36 appassionati non hanno avuto alcuna possibilità".
    Citando la bozza del Piano faunistico venatorio regionale, Santo riporta che in base a uno studio condotto il Val di Susa "un lupo adulto, del peso medio di 32 chili, necessita di 2,6 chili di carne al giorno, corrispondente ad un consumo annuo di 20 cervi/100 chilometri quadrati, 57-60 caprioli/100 Km2 e 5-11 camosci/100 Km2 oltre al consumo estivo degli ungulati domestici (24,0-28,0 % di biomassa)".
   

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