Ha permesso ai 150 professionisti intervenuti di condividere i protocolli diagnostici e terapeutici adottati dalle Aziende ospedaliere di Perugia e Terni e da quelle del territorio il 16/o convegno regionale di Dermatologia che si è svolto al Relais San Clemente di Bosco (Perugia).
L'incontro è stato organizzato dalla Struttura complessa di dermatologia dell'Azienda ospedaliera di Perugia.
Al convegno hanno anche partecipato oltre a specialisti di
fuori regione anche personale delle professioni sanitarie, come
occasione di aggiornamento professionale.
Il programma scientifico ha previsto - è detto in un
comunicato dell'Azienda ospedaliera di Perugia - una sessione
sulla psoriasi, patologia a forte impatto sociale che spesso
peggiora la qualità di vita del paziente, che coinvolge circa
25.000 umbri e che spesso si associa ad artropatia. In questa
sessione, sono intervenuti il responsabile della farmacia
ospedaliera di Perugia Alessandro D'Arpino e il direttore della
Struttura complessa di malattie infettive Daniela Francisci, che
hanno discusso la gestione clinico-terapeutica di una patologia
infiammatoria complessa e cronica alla luce delle nuove
acquisizioni patogenetiche e di cura.
Ampio spazio è stato inoltre dedicato alla dermatite atopica
dell'adulto e in particolare alle nuove terapie disponibili,
alla dermatologia pediatrica e alle malattie a trasmissione
sessuale.
Una sessione del convegno è stata infine dedicata alla
casistica clinica con discussione interattiva sull'approccio
clinico-diagnostico e sulla gestione terapeutica.
"Abbiamo sviluppato tematiche complesse dei diversi aspetti
assistenziali - ha spiegato il prof. Stingeni attraverso la nota
dell'ospedale -, casi di gestione clinico-diagnostica e
terapeutica particolarmente complessi. I relatori, sulla base
dei dati della letteratura e della propria esperienza personale,
hanno affrontano criticamente i temi del programma per proporre
uniformi modalità operative".
Sull'incremento delle malattie a trasmissione sessuale e del
progressivo abbassamento dell'età dei pazienti, gli esperti
hanno lanciato un appello. "La mole di informazione offerta dal
web - hanno sottolineato - non è garanzia di un corretto
approccio alle patologie dermatologiche, spesso croniche, che
coinvolgono anche sedi del corpo visibili". "Solo lo specialista
- ha ribadito Stingeni - è in grado di formulare diagnosi e
terapia. Purtroppo si verifica sempre più spesso che i giovani
giungono con ritardo alla nostra osservazione".
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