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Open Fiber completa in Umbria il piano banda ultra larga

Open Fiber completa in Umbria il piano banda ultra larga

'Tra le prime in Italia per infrastrutturazione in aree bianche'

PERUGIA, 11 marzo 2025, 14:46

Redazione ANSA

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Completato in Umbria il piano banda ultra larga, promosso dal ministero delle imprese e del Made in Italy e gestito da Infratel Italia, che prevede la realizzazione di un'infrastruttura a banda ultralarga in oltre 6 mila comuni italiani delle aree bianche, ossia borghi e piccoli centri sprovvisti di connettività ultraveloce.
    L'infrastruttura, che rimane di proprietà dello Stato, è realizzata e gestita in concessione da Open Fiber, che si è aggiudicata i bandi pubblici indetti da Infratel.
    Ad annunciare che l''Umbria è una delle prime regioni in Italia a completare l'infrastrutturazione delle aree bianche, in una coferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso la sede del Museo della scienza di Perugia, sono stati Tommaso Bori, vicepresidente Regione Umbria, l'assessore del Comune di Perugia, Andrea Stafisso, l'amministratore delegato di Open Fiber, Giuseppe Gola, e il direttore divisione infrastrutture e servizi digitali di Infratel Italia, Luigi Cudia.
    "Con la nuova infrastruttura, che può raggiungere una velocità di 10 Gigabit per secondo - è stato detto in conferenza stampa - saranno molti i benefici per cittadini, imprese e pubblica amministrazione: telemedicina, smart working, monitoraggio del territorio, gestione dell'illuminazione pubblica e tanti altri. In più, la fibra ottica di Open Fiber garantisce risparmio energetico (consuma oltre il 60% in meno di energia rispetto a una rete in rame) e sostenibilità ambientale, economica e sociale".
    Nei 77 comuni del piano "Bul" in Umbria, Open Fiber ha costruito oltre 2.100 chilometri di fibra ottica, portando la connettività a un totale di circa 117 mila unità immobiliari e oltre 336 sedi della pubblica amministrazione (scuole, ospedali, ambulatori, uffici comunali, biblioteche, stazioni di forze dell'ordine).
    "Il completamento del lavoro che presentiamo oggi - ha spiegato Tommaso Bori - rientra in un'ampia strategia per la banda ultralarga che porterà l'Umbria ai livelli di connettività migliori d'Europa. Il traguardo di oggi sulla disponibilità dell'infrastruttura a banda ultralarga apre le porte per la transizione digitale che questa Giunta ha inserito come priorità di governo e renderà accessibili i servizi essenziali per cittadini e le imprese che possono innescare processi virtuosi di crescita e sviluppo economico per la collettività. La Regione Umbria ha finanziato un progetto nell'ambito del Piano nazionale banda ultralarga per creare una nuova infrastruttura di proprietà pubblica che punta a ridurre il divario digitale fornendo servizi di connettività a banda ultralarga nelle cosiddette 'aree bianche' della Regione. Un progetto che permetterà di correggere le disuguaglianze sociali e geografiche generate dall'assenza di iniziativa privata da parte delle imprese che non hanno interesse a investire in alcune località e borghi. Al contrario, con questa infrastruttura si potrà garantire una maggiore coesione sociale e territoriale recuperando così il gap infrastrutturale iniziale".
    A parlare di "passo importante per i processi di digitalizzazione e la diffusione della connettività" è stato l'assessore Stafisso che ha ricordato come lo stesso Museo della scienza di Perugia "è un importante luogo simbolico che rappresenta il legame tra l'innovazione e la città e che richiama la nostra attenzione sul fatto che le tecnologie sono fattori abilitanti per lo sviluppo economico e sociale e per la transizione ecologica, un elemento di grande rilevanza per accrescere l'attrattività del nostro territorio e per favorire l'insediamento di nuove attività e imprese anche a conduzione giovanile".
    "Il piano 'Bul' - ha spiegato Giuseppe Gola - nasce per dare ai cittadini dei piccoli comuni la stessa possibilità di connettersi che hanno a disposizione gli abitanti delle grandi città italiane. Per questo l'infrastruttura che Open Fiber ha realizzato è fondamentale per l'abbattimento del digital divide in una Regione da sempre attenta all'innovazione. Ora l'obiettivo è far sì che la nuova rete Ftth venga il più possibile utilizzata, per migliorare la vita dei cittadini, agevolare lo sviluppo delle imprese ed evitare lo spopolamento dei piccoli borghi che sono la risorsa di questo Paese". Per Pietro Piccinetti, amministratore delegato Infratel Italia "la chiusura del piano 'Bul' in Umbria rappresenta un traguardo significativo per la digitalizzazione del Paese".
    "Grazie all'infrastruttura in fibra ottica realizzata - ha detto -,cittadini, imprese e pubblica amministrazione possono ora contare su una connettività ultraveloce, fondamentale per l'innovazione e la competitività del territorio. Questo risultato è frutto della collaborazione tra istituzioni e operatori del settore, con l'obiettivo comune di ridurre il digital divide e garantire pari opportunità di accesso ai servizi digitali in tutte le aree del Paese, comprese quelle più periferiche".
   

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