La Regione Umbria ha formalmente
aderito con l'approvazione di una delibera, al manifesto "Norcia
e la Civitas Appenninica: Terra di cambiamento, crocevia di
tradizioni e innovazione", per la candidatura di Norcia a
capitale europea della cultura 2033.
Domani, sabato 1 marzo, alle ore 16.30 il manifesto per la
Regione Umbria sarà sottoscritto dalla presidente Stefania
Proietti, nel corso di un incontro in programma alle ore 16.00
nella sede del DigiPass di Norcia: lo rende noto il
vicepresidente della Regione con delega alla cultura, Tommaso
Bori, sottolineando che "Norcia, con la sua storia e il suo
patrimonio culturale vuole essere il simbolo di forza e tenacia,
di rinascita e di trasformazione pronta a condividere la sua
eredità e la sua visione con l'Europa".
Considerato che la città di San Benedetto rappresenta il
cuore della "Civitas Appenninica" che si estende su tre regioni
italiane (Umbria, Marche ed Abruzzo), con borghi, paesaggi e
poli urbani ricchi di storia e arte, "la sua candidatura a
capitale europea della cultura - ha sottolineato Bori -
rappresenta una scelta strategica per il racconto dell'identità
di un territorio che punta sul settore culturale come leva di
sviluppo e di promozione e crescita".
"Motivo in più - ha aggiunto - per sostenere la candidatura
di Norcia come simbolo di un territorio che, pur avendo vissuto
il dramma del terremoto, ha dimostrato creatività attraverso
progetti innovativi e tecnologici, come l'ecosistema per
l'innovazione dell'Italia centrale. La candidatura di Norcia
quindi, rappresenta un'opportunità unica per valorizzare il
patrimonio culturale, storico e ambientale del territorio umbro
in un'ottica interregionale e di certo rafforzerà l'identità di
un territorio che punta e investe sulla cultura come elemento
di sviluppo, stimolando anche la creatività imprenditoriale per
la progettazione di futuro e di comunità".
Bori ha ricordato che il Comune di Norcia ha presentato alla
Regione Umbria l'invito all'adesione al Manifesto e alla
partecipazione alla candidatura che ha già visto la
sottoscrizione della Regione Marche, della Regione Abruzzo, del
Commissario straordinario del governo per la ricostruzione,
delle Camere di commercio di Umbria, Marche e Abruzzo e
dell'Associazione Hamu - Hub Abruzzo, Marche Umbria e dal Censis
- Centro studi investimenti sociali nonché dell'intera Civitas
Appenninica, rappresentata dai 138 Comuni del cratere sismico, e
delle seguenti città: L'Aquila, Pescina, Cesano, Sulmona,
Campotosto, Amatrice, Spoleto, Assisi, Gubbio, Orvieto, Urbino,
Fabriano, Camerino, Montefortino, Ascoli Piceno.
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