Primo passo verso lo stop
definitivo alla liberalizzazione della circolazione dei veicoli
a motore lungo i sentieri, le mulattiere, i viali parafuoco e le
piste di esbosco e di servizio ai boschi e pascoli dell'Umbria.
Sono state approvate dalla Giunta regionale le ulteriori
modifiche, volute dall'assessora Simona Meloni, che ripristinano
il divieto già contenuto nell'articolo 7 della legge regionale
28/2001, eliminato al termine della scorsa legislatura. La
rimozione del divieto avrebbe dato il via libera alla
circolazione dei veicoli a motore - in particolare quelli a due
ruote - nelle aree montane e rurali: questo aveva sollevato nei
mesi passati una forte protesta da parte del mondo
dell'associazionismo ambientalista, degli appassionati di
trekking e dei cammini, ma anche di numerose amministrazioni
locali.
"Abbiamo approvato una modifica più che necessaria per
diverse ragioni ma che vanno tutte nella stessa direzione:
tutelare il bene più prezioso che ha l'Umbria, il suo patrimonio
forestale e paesaggistico. Ora la modifica dovrà essere
approvata dal Consiglio regionale prima di diventare effettiva",
spiega l'assessora Simona Meloni in una nota della Regione.
La decisione della Giunta - si legge nella nota - nasce anche
da un'esigenza normativa, visto che la modifica approvata dalla
precedente amministrazione regionale è risultata essere non
conforme alle previsioni europee in materia della conservazione
della biodiversità. Ma per di più, come tiene ad evidenziare
l'assessora Meloni, vi è "l'importanza e l'urgenza di tutelare
un patrimonio unico e irripetibile. La nostra Umbria è
riconosciuta a livello internazionale come Cuore Verde d'Italia,
luogo unico dove le esperienze turistico-ricreative, spirituali
e culturali trovano un'esaltazione grazie al contatto e
l'immersione in spazi naturali di pregio assoluto".
Proprio l'assessora Simona Meloni, che tra le sue deleghe
ha anche quelle alla Programmazione forestale e sviluppo della
montagna e ai parchi, nei mesi scorsi aveva già espresso tutta
la sua preoccupazione dopo la decisione della rimozione del
divieto di accesso ai veicoli a motore lungo i sentieri e le
mulattiere montane poiché l'emendamento avrebbe colpito
direttamente il turismo lento e sostenibile dei cammini, settore
in forte crescita, ma soprattutto avrebbe messo a rischio la
biodiversità del patrimonio forestale umbro.
"Si avvia così alla chiusura - sottolinea Simona Meloni - una
vicenda che avrebbe potuto arrecare danni all'ambiente, ma anche
all'immagine della nostra regione. Questo era un impegno che mi
ero presa ancora prima di diventare assessora e d'ora in avanti
la mia azione a tutela del nostro patrimonio naturale sarà
ancora più forte e incisiva. Mi auguro che i tempi per
l'approvazione da parte dell'Aula di Palazzo Cesaroni siano
brevi". Infine, l'assessora Meloni annuncia che parallelamente
intende "avviare un percorso di confronto con tutti i soggetti
interessati a fruire degli spazi naturali al fine di valutare
con attenzione le strade di montagna e le piste permanenti che è
opportuno o meno tabellare. È infatti mia intenzione - dice -
trovare il migliore equilibrio possibile fra le diverse modalità
di godere delle bellezze uniche dell'Umbria".
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