Si è conclusa ieri la giornata
indetta dal Centro pari opportunità dedicata nella mattinata
alla conferenza stampa di presentazione del progetto "Point
Donna Umbria" e nel pomeriggio al convegno "Donne e lavoro:
prospettive di sviluppo e (im)pari opportunità".
Il progetto Point Donna Umbria - spiega un comunicato della
Regione - rientra nel quadro delle iniziative per contrastare la
violenza contro le donne, ed è stato promosso dal Centro per le
Pari Opportunità Regione Umbria con il sostegno della Regione
Umbria. Point Donna Umbria è un portale che si propone come
strumento online accessibile a tutte le donne della regione:
offre informazioni su opportunità di lavoro, formazione e
supporto per coloro che desiderano avviare un'attività
imprenditoriale in Umbria o hanno bisogno di consulenza relativa
alla propria impresa, incluso l'accesso a finanziamenti
pubblici.
Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di Camera
di Commercio dell'Umbria Punto Zero, Arpal, e Sviluppumbria, con
i quali sono stati stipulati accordi di collaborazione.
Il portale è raggiungibile all'indirizzo:
pointdonnaumbria.regione.umbria.it
Il convegno "Donne e lavoro: prospettive di sviluppo e
(im)pari opportunità" è stato occasione di confronto e dialogo
tra diversi esperti/e del settore che hanno esaminato le
prospettive di crescita, le sfide e le opportunità emergenti nel
campo dell'occupazione femminile in Umbria al fine di
individuare soluzioni pratiche e strategie efficaci per
migliorare l'occupazione femminile e promuovere l'uguaglianza di
genere.
La presidente del Centro Pari opportunità, Caterina Grechi,
ha aperto i lavori e coordinato l'iniziativa.
Dopo i saluti istituzionali della presidente della Regione
Umbria, Donatella Tesei, della vicepresidente dell'Assemblea
legislativa della Regione Umbria, Paola Fioroni, e dell'
Europarlamentare Francesca Peppucci si sono avvicendati gli
interventi di Natale Forlani (presidente del Comitato
scientifico per la valutazione delle misure di contrasto alla
povertà e del reddito di cittadinanza- Ministero del Lavoro );
Miriam Sartini (direttrice Banca d'Italia Filiale di Perugia),
Michela Sciurpa (amministratrice unica di Sviluppumbria );
Giancarlo Bizzarri (amministratore unico Punto Zero) ; Fortunato
Bianconi (Area Ict Punto Zero); Rosita Garzi (consigliera di
parità della Regione Umbria); Enza Galluzzo (esperta di
politiche del lavoro e di genere, Arpal Umbria); Giuliana
Piandoro (vice segretaria generale della Camera di commercio
dell'Umbria); Elisabetta Tondini (responsabile area di ricerca
"Processi e trasformazioni economiche e sociali" Aur) .
La presidente del Centro pari opportunità, Caterina Grechi -
prosegue il comunicato - ha espresso grande soddisfazione per la
giornata, ricca di confronti e riflessioni sul tema del rapporto
tra donne e mondo del lavoro, ricordando l'importanza del "fare
rete" tra diversi soggetti anche in questo ambito. Per questo,
ha affermato Grechi, "il Progetto Point Donna Umbria rappresenta
il raggiungimento di un importante obiettivo, che ha visto la
collaborazione degli enti più rappresentativi in Umbria per lo
sviluppo economico del territorio e che auspico veda il
coinvolgimento di ulteriori soggetti. Ciò per garantire alle
donne uno strumento concreto di supporto alla loro autonomia e
indipendenza economica: una dimensione di libertà personale che
rappresenta anche un presidio contro la violenza di genere".
La presidente Grechi ha inoltre aggiunto che è intenzione del
CPO avviare prossimamente, grazie alla collaborazione e alla
disponibilità dimostrata dalla Direttrice della Filiale di
Perugia di Banca d'Italia, Miriam Sartini, un progetto di
educazione finanziaria che potrà prevedere anche dei corsi
specifici in materia.
Michela Sciurpa, per l'occasione, ha annunciato
"l'ottenimento della certificazione di parità di genere in
Sviluppumbria. Un obiettivo non semplice, ma che contiamo di
avere già nella presentazione del prossimo bilancio sociale, a
giugno".
Giancarlo Bizzarri (Amministratore Unico di PuntoZero) , nel
sottolineare l'importanza del convegno che ha permesso un
dialogo tra esperti di differenti settori ha osservato che
"l'innovazione tecnologica può sicuramente essere d'aiuto nel
supportare le problematiche poste dal Centro pari opportunità in
quasi tutti gli aspetti dal contrasto alla violenza fino al
supporto psicologico; può facilitare l'informazione, la
formazione, la ricerca di lavoro, aiutare nello sviluppo
d'impresa e facilitare la consulenza anche a distanza, ma non
basta. Servono sicuramente conferenze e convegni che
sensibilizzano verso tale tematica ma servono anche e
soprattutto azioni concrete volte a cambiare cultura e visione
generale. PuntoZero - ha proseguito Bizzarri - ha circa il 63%
di dipendenti donne e ha al suo interno tutte e quattro le
generazioni (Boomers - Generazione X - Millennials - Generazione
Z). L'azienda per avviare un percorso a sostegno della parità di
genere ha pensato di mettere in campo azioni concrete e
soprattutto strutturali; per questo ha deciso di certificarsi
attraverso la Prassi di riferimento Uni/pdr 125:2022 che
definisce le linee guida proprio sul sistema di gestione per la
parità di genere".
Arpal Umbria - come spiegato nel corso dell'evento
dall'esperta rappresentante dell'Agenzia - "con la propria
azione nelle politiche attive del lavoro, sia sul fronte della
programmazione di interventi e risorse che dal lato dei servizi
ai cittadini, è orgogliosa di prendere parte ad un progetto così
importante. L'esperienza quotidiana a contatto con tante donne -
che rappresentano il 59 % dell'intera utenza - evidenzia come
per supportare il mondo femminile siano fondamentali servizi di
qualità, personalizzati ed integrati come quelli offerti dai
CPI, ma anche una informazione accessibile alle opportunità che
possono favorire l'occupabilità delle donne. La messa a sistema
dei servizi del territorio e la loro circolarità fornisce alle
donne una indispensabile visione d'insieme e al contempo
valorizza i servizi stessi. La dispersione delle informazioni
frena l'accesso alle opportunità e quindi al lavoro e
all'empowerment femminile".
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