Ha ribadito il lavoro "imponente,
serio e determinato" fatto come Giunta regionale per l'Alta
velocità ferroviaria in Umbria, con il tavolo tecnico sulla
stazione Medio Etruria ancora aperto ma che entro la metà di
ottobre dovrebbe portare ad un primo risultato; ha ricordato e
difeso poi i due collegamenti attuali con Milano, con la
soluzione "Orte" considerata "migliore di quella
dell'arretramento da Perugia a Terni" anche perché una richiesta
"impossibile e ridicola": l'assessore regionale alle
Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche, lo ha fatto
convocando i giornalisti nel salone d'Onore di palazzo Donini a
Perugia per fare il punto sul sistema dell'Alta velocità umbra.
Insieme a lui il direttore regionale Stefano Nodessi Proietti
e il dirigente tecnico del servizio regionale Trasporti,
Leonardo Naldini.
"La Regione si è adoperata fin da subito per rompere
l'isolamento dell'Umbria e se Maometto non va alla montagna
allora abbiamo lavorato per fare il contrario" ha affermato
Melasecche per poi parlare di "un quadro ottimista che ci fa
intravedere un ulteriore miglioramento".
"Stiamo lavorando in linea con le direttive nazionali - ha
ribadito l'assessore - e trattiamo con dignità e rigore al
tavolo nazionale su Medio Etruria, soluzione che consentirebbe
non un Frecciarossa ma a tutta l'Umbria di accedere alla
direttissima verso il nord e verso il sud con vari
Frecciarossa".
Mercoledì, ha poi ricordato Melasecche, ci sarà un ulteriore
confronto al tavolo (a cui siedono le Regioni Umbria e Toscana,
Rete ferroviaria italiana e ministero delle Infrastrutture)
questa volta per approfondire la questione con i vari gestori:
"Non posso anticipare il risultato finale perché non lo conosco
ma sono moderatamente ottimista per l'ottenimento della
stazione, mentre sul dove poi lo vedremo".
L'assessore ha poi evidenziato quanto fatto finora in merito
al Frecciarossa, prima di tutto "trattando per ridurre il costo
che nel 2022 era di 2,5 milioni di euro".
Inoltre, sono stati ricordati i due collegamenti per Milano
dall'Umbria. Il Perugia-Milano con il Frecciarossa 9300
(partenza 5.24, arrivo 9.12, tempo di percorrenza 3:48). Circa
90 i passeggeri al giorno, tornati quindi - come è stato
spiegato - ai livelli pre-Covid con non solo il recupero dei
valori del 2019 ma anche con segnali di miglioramento. Poi
quello combinato, del Regionale veloce 4151 Terni-Orte con il
Frecciarossa 9616 Orte-Milano (partenza 6.10, arrivo 9.50, tempo
di percorrenza 3.40) e quindi per un "miglioramento duplice
grazie ad un Frecciarossa 1000, top di gamma, e non 500 come
quello di Perugia e che entra prima in direttissima".
È stata poi messa sotto esame l'ipotesi dell'arretramento da
Perugia a Terni, considerando il Frecciarossa 9300 Terni-Milano
(partenza 4.12, arrivo 9.12, tempo di percorrenza 5:00), con un
tempo minimo attuale Terni-Perugia di 1:26 con quattro fermate.
"Anche l'amministratore delegato di Trenitalia ha scritto in
maniera chiara che non è possibile l'arretramento del
Frecciarossa da Perugia a Terni" ha spiegato Melasecche per poi
aggiungere: "Oltre che per ragioni di linee guida nazionali non
è nemmeno conveniente anche dal punto di vista degli orari, per
i costi assurdi e per il numero di utenti potenziali. Per questo
la richiesta del Comune di Terni ci ha colto di sorpresa".
"Il confronto con la soluzione attuale è quindi impari - ha
concluso l'assessore - pertanto possono andare bene gli
argomenti da campagna elettorale, ma quando si parla di cose
serie bisogna essere seri. Vittimismo non serve, fare boutade
non serve, occorre invece collaborare e lavorare insieme, deve
funzionare la solidarietà a livello regionale altrimenti
rimarremo isolati per altri 20 anni".
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