Garantire un servizio più a misura
di cittadino e un consistente risparmio di spesa per il sistema
sanitario regionale: questo l'obiettivo del nuovo percorso
assistenziale per i pazienti bisognosi di ossigenoterapia
domiciliare che entrerà in vigore in Umbria dall'1 dicembre.
"Grazie all'attività di centralizzazione delle gare d'appalto
operata da Umbria Salute e Servizi, continuiamo ad operare
risparmi sulla spesa pubblica e ad offrire servizi migliori ai
cittadini", ha sottolineato l'assessore regionale alla Salute e
alle Politiche sociali, Luca Coletto, spiegando che "il nuovo
contratto per la fornitura del servizio di ossigenoterapia
domiciliare, della durata di 36 mesi con eventuale estensione di
ulteriori 24, è stato aggiudicato per un importo di circa 16,5
milioni e consente un risparmio complessivo di circa 1,3
milioni". "Per il paziente - ha aggiunto l'assessore - il
vantaggio principale è dovuto al fatto che non dovrà più recarsi
né dal proprio medico di medicina generale, né in farmacia, ma
avrà direttamente a domicilio la fornitura della terapia".
"Con il nuovo percorso assistenziale sarà migliorata
l'assistenza al paziente - ha sottolineato Fausto Bartolini,
coordinatore regionale della cabina di regia sul governo della
spesa farmaceutica - e verrà semplificato notevolmente il
percorso che lo stesso paziente o i suoi familiari dovranno fare
per le pratiche amministrative e per l'approvvigionamento dei
dispositivi necessari. È previsto infatti - ha aggiunto - che il
paziente si rechi dal medico specialista autorizzato per la
predisposizione del piano terapeutico (on line nella piattaforma
informatica) dell'ossigenoterapia che poi verrà monitorato
direttamente in piattaforma informatica dal servizio di
assistenza farmaceutica della Asl. La ditta fornitrice
effettuerà la consegna dell'ossigeno entro 24 ore, a domicilio
del paziente. Inoltre, il medico di medicina generale potrà
consultare le prescrizioni dell'ossigenoterapia dei propri
assistiti nella specifica piattaforma. Sarà la Asl infine, ad
effettuare le opportune verifiche e i monitoraggi sui percorsi
per accertarne il corretto funzionamento, grazie
all'informatizzazione di tutto il sistema".
Il percorso assistenziale previsto dal precedente modello
organizzativo - ricorda la Regione in una nota - prevedeva che
il paziente si recasse dal medico specialista autorizzato per la
predisposizione, in cartaceo, del piano terapeutico
dell'ossigeno terapeutico, per poi recarsi ogni due mesi dal
proprio medico di medicina generale e poi in farmacia per la
spedizione della ricetta e per avere la consegna a domicilio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA