"Stiamo facendo l'interesse
dell'Umbria, saremmo stati i primi a non voler fare questa
manovra. È una scelta coraggiosa e chiamiamo tutti a collaborare
per farla nel miglior modo possibile": così la presidente della
Regione Stefania Proietti, intervenuta in Assemblea legislativa
nel dibattito sulla manovra. "L'emendamento che presentiamo - ha
aggiunto - è una scommessa sulle riforme che faremo:
programmazione, pianificazione, piano socio sanitario. Questo
faremo e vi chiameremo a partecipare".
"Con la proposta di manovra - ha detto Proietti - siamo
andati al tavolo tecnico del Mef per dimostrare la volontà
politica di dare una soluzione strutturale al problema
strutturale della sanità. E non siamo i soli. Il disavanzo
strutturale dell'Abruzzo è di 81 milioni in un bilancio di oltre
5 miliardi. Il problema dei nostri 34 milioni di disavanzo è che
sono strutturali, si ripetono sempre negli anni, costantemente.
L'accordo politico per la quota premiale di 33 milioni non sarà
altrettanto per il 2025: diminuisce di ben 22 milioni
attestandosi a soli 11 milioni di euro che vanno a neutralizzare
quelli del fondo indistinto di 22 milioni. Ma c'è un fattore in
più. Come regione la quota di riparto non ci premia perché
abbiamo una minore popolazione rispetto ad altre, non così
anziana come altre e l'insieme di tutti i fattori di riparto non
ci premia rispetto ad altre regioni. Questa è stata una
discussione con interventi appropriati. Tutti i numeri che
abbiamo dato, maggioranza e minoranza, sono veri. Ma vanno
contestualizzati in un campo complesso come quello di un
bilancio pubblico. Sono stati dati numeri in un contesto
diverso. Non possiamo mettere insieme numeri del disavanzo delle
aziende con altri come il payback dispositivi, cifra che non è
certa e su cui non è possibile fare un bilancio, perché è
soggetta a ricorsi. È una quota che non c'è per l'Umbria, se
fosse data alla regione molte aziende salterebbero. Non possiamo
parlare di una somma algebrica di una quota ipotetica. I 39
milioni del fondo di dotazione li dobbiamo rimettere dove
stavano. Il Ministero ce lo chiede da tre anni e quindi ci
chiede di trovare le coperture. Dando fede alle vostre parole,
un numero non esatto l'ho detto: il report Kpmg non ha 150
pagine, è un report di lavoro che verrà consegnato al 30 aprile
nella sua funzione definitiva e la direzione sanità ve lo potrà
consegnare allora in risposta alla vostra richiesta di accesso
agli atti. La manovra fiscale realizza una 'no tax area' per la
quota parte Irpef di addizionale regionale. C'è una quota che
serve per finanziare il sistema sanitario nazionale, un'aliquota
base che non è nelle nostre competenze. E l'addizionale Irpef è
legata al ripiano del disavanzo in sanità. Anche perché la legge
impone l'equilibrio delle aziende sanitarie. I 243 milioni di
disavanzo delle 4 aziende vengono da un trend negativo di 5
anni. Leggendo questa legge ci siamo posti il problema di andare
a fare una verifica ulteriore. Da qui l'esigenza di verifica di
una parte terza fatta da Kpmg. Confrontiamoci sulle soluzioni.
Ringrazio l'assessore Bori e la struttura, e una maggioranza
granitica che ha studiato e approfondito per cercare una
soluzione alternativa. Serve recuperare la credibilità della
politica, di cui tutti abbiamo necessità e bisogno.
L'emendamento che presentiamo oggi prevede una 'no tax area'
fino a 28mila euro. E siamo i primi a ridurre la tassazione
regionale.
Comunque fa venire i brividi che il 70% degli umbri sia sotto i
28mila euro.
Fatte le dovute verifiche sull'evasione fiscale, è un dato che
ci deve far interrogare. E per quelli con un euro oltre i 28mila
euro c'è uno sgravio automatico di 150 euro che garantisce il
mantenimento della proporzionalità.
E' un'operazione di equità fiscale. Questa è un'amministrazione
che scommette sull'efficientamento e sulle riforme che per primi
andranno a coinvolgere la sanità. Dobbiamo tornare a toni
rispettosi di un dialogo istituzionale. Vi propongo luogo di
incontro: il piano sociosanitario regionale, che arriverà in
aula in autunno. Lo parteciperemo con tutti a partire da maggio,
vi chiediamo di collaborare per fare il piano migliore
possibile. Poi ogni 3 mesi verificheremo l'applicazione".
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