Introdurrà "per la prima volta in
Umbria" una no tax area da 0 a 28mila euro, nella quale ricade
il 73% della popolazione umbra la manovra finanziaria illustrata
in Assemblea legislativa dalla Giunta regionale. Lo ha
annunciato l'assessore e vicepresidente della Giunta Tommaso
Bori. "L'atto è stato profondamente modificato nel confronto con
i sindacati, le associazioni delle parti datoriali e gli
amministratori locali" ha spiegato.
"Per quest'anno - ha detto Bori - saranno pagate meno tasse
rispetto a prima. Nella fascia tra 28 mila a 50 mila euro la
riduzione consentirà di alleggerire la pressione fiscale. Quindi
non ci sarà alcun aumento per due terzi della popolazione e per
metà ci sarà una riduzione. Siamo stati costretti a prendere
atto dei tagli da parte del governo centrale, del deficit che
abbiamo trovato e dell'assoluta mancanza del fondo di dotazione
negativa che nel tempo è stato azzerato. In tante regioni si sta
agendo nello stesso modo. La nostra volontà è di mettere in
campo riforme a partire dalla revisione della spesa sanitaria e
un controllo puntuale della spesa in sanità. Tema chiave per la
nostra regione perché in questi anni i bilanci delle aziende
sono stati disaccoppiati dalla gestione centrale e dal bilancio
regionale. E negli anni si è accumulato un disavanzo che non è
stato controllato. Noi avremo una cabina di regia dedicata al
controllo della spesa sanitaria per una revisione e gestione
continua della spesa. Inoltre vogliamo iniziare il percorso
condiviso del piano sanitario regionale. Ma vogliamo anche
arrivare ad una riorganizzazione della Regione Umbria, che
rivedrà l'assetto degli uffici e darà mandato per una revisione
della spesa. È nostra intenzione istituire un fondo taglia tasse
in cui convergeranno tutti i risparmi, con questo sarà possibile
fare un alleggerimento della pressione fiscale o iniziative in
favore delle famiglie e delle imprese. Nella rimodulazione della
manovra c'è un alleggerimento dell'Irap allo 0,4 ed evitiamo di
introdurre l'aumento del bollo auto. Ma soprattutto non vogliamo
più imporre ai cittadini due fenomeni: la tassa occulta che
porta gli umbri ad essere costretti a rivolgersi alla sanità
privata, visto che dalle dichiarazioni dei redditi emerge che
ogni cittadino dell'Umbria ha pagato mille euro per questo.
Inoltre la Caritas ci dice che un paziente umbro su 10 rinuncia
alle cure perché non se le può permettere o non può spostarsi.
Quindi il disegno di legge viene completamente rivisto: c'è una
'no tax area', c'è uno sgravio tra i 28 e i 50mila euro, c'è la
volontà di agire per abbattere la tassa occulta del ricorso alla
sanità privata. Ora si apre il tempo delle riforme e la volontà
di portare avanti una riorganizzazione finalizzata
all'abbattimento delle liste di attesa. Noi governiamo la
Regione da poco più di 100 giorni, molte delle problematiche che
abbiamo ereditato derivano da chi ha governato per i precedenti
1800 giorni".
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