Il capogruppo del Partito
democratico, Cristian Betti, ha chiesto l'iscrizione all'ordine
del giorno dei lavori odierni dell'Assemblea legislativa
dell'Umbria della mozione da lui presentata inerente la
"richiesta di proroga della Zona franca urbana fino al 2026,
affinché le imprese impegnate nella ricostruzione possano
continuare a utilizzare i crediti d'imposta accumulati senza
ostacoli burocratici o fiscali".
Nell'atto - riferisce una nota della Regione - si richiedono
"fondi certi e vincolati nei prossimi bilanci dello Stato per
completare la ricostruzione delle aree colpite, quindi
l'apertura di un tavolo di confronto tra Governo, Commissario
alla ricostruzione e Regioni interessate, coinvolgendo
parlamentari umbri di ogni espressione politica affinché si
facciano portavoce delle istanze del territorio".
L'opposizione ha espresso, tramite Eleonora Pace (FdI),
contrarietà a discutere un atto giudicato importante e perciò
meritevole di approfondimento, chiedendone l'iscrizione alla
prossima seduta dell'Assemblea legislativa: "Su un tema come
questo avremmo preferito essere edotti, ma l'atto è stato reso
noto solo ieri, non c'è stato il tempo di approfondire. Avremmo
voluto lavorare insieme, proponendo emendamenti, per questo
chiediamo di rinviarlo alla prossima seduta".
Per l'iscrizione di un atto all'ordine del giorno - spiega la
Regione - serve una maggioranza di due terzi dell'Aula, quindi
la contrarietà di tutti gli otto consiglieri di opposizione, a
fronte dei 12 voti favorevoli della maggioranza, ha di fatto
rinviato la trattazione dell'atto alla prossima seduta.
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