La Prima commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Daniele Nicchi, si è riunita a palazzo Cesaroni (Perugia) per approvare alcune modifiche dello statuto dell'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea.
Relatore in Aula sarà il presidente Nicchi.
Inoltre i commissari hanno proseguito l'esame dell'iter
della proposta di legge, presentata dai consiglieri Stefano
Pastorelli, Paola Fioroni (Lega) e Daniele Nicchi (Misto) sulla
riduzione del bollo auto per le auto storiche. Infine è stata
illustrata la proposta di legge firmata dai consiglieri Daniele
Carissimi (Lega), Andrea Fora (Patto civico), Vincenzo Bianconi
(Misto), Thomas De Luca (M5S), Eleonora Pace (FdI) e Fabio
Paparelli (Pd) "Modificazioni alla legge regionale '11/2014' -
Disposizioni sulla partecipazione della Regione Umbria alla
formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche
dell'Unione europea - Disciplina dell'attività internazionale
della regione".
La modifica dello Statuto dell'Isuc - è detto in un
comunicato della Regione - si sono rese necessarie per adeguarlo
alle modifiche di legge. In particolare le novità riguardano la
possibilità di delega che consente ad ogni avente diritto al
voto di farsi rappresentare nell'espressione del voto, con
delega scritta, da un altro socio presente alla riunione
dell'Assemblea e che partecipa al voto. Non è ammesso il cumulo
di più di due deleghe. Altra modifica allo statuto è la
possibilità di collegarsi da remoto alle riunioni. In questo
modo la partecipazione in modalità telematica è equiparata alla
partecipazione in presenza fisica. Si tratta, hanno spiegato gli
uffici di Palazzo Cesaroni, di modifiche organizzative che
consentono con maggiore facilità ed economicità l'approvazione
di atti fondamentali per il funzionamento dell'Istituto.
Inoltre la commissione ha ascoltato le istruttorie
tecnico-normativa e tecnico-finanziaria degli uffici
dell'Assemblea legislativa sulla proposta di legge di
Pastorelli, Fioroni (Lega) e Nicchi (Misto), che intende
ridurre l'importo annuale pagato dai proprietari di autoveicoli
e motoveicoli, con età di costruzione/immatricolazione compresa
tra 20 e 29 anni, classificati di interesse storico e
collezionistico in possesso del relativo certificato.
Attualmente essi pagano il bollo auto dimezzato. L'atto intende
togliere anche il restante 50%, seguendo l'esempio di altre
regioni come Emilia Romagna e Lombardia.
Infine il primo firmatario Carissimi (Lega) ha illustrato ai
commissari la proposta di legge sulla partecipazione della
Regione Umbria alla formazione e all'attuazione della normativa
e delle politiche europee. Carissimi ha spiegato che l'atto
nasce come risultato delle modifiche approvate dalla Commissione
Statuto, da lui presieduta, in particolare all'articolo 25 sui
rapporti con l'Unione europea. Lo Statuto rimanda al regolamento
interno, sul quale la Commissione sta lavorando. Serve comunque
intervenire anche su alcuni aspetti della legge 11/2014. Questo
provvedimento la riformula in diversi punti per renderla
aderente alla riforma statutaria e per correggere storture che
rendono inefficace il ruolo della Regione e dell'Assemblea in
questo ambito.
In particolare il testo interviene su diversi punti per
regolamentare le tempistiche e dare un nuovo ruolo per
l'Assemblea legislativa e per la Prima commissione, affinché
possa assumere funzioni anche in sede referente. Il
provvedimento introduce la novità che entro il mese di gennaio
di ogni anno, l'Assemblea legislativa esamina il programma di
lavoro della Commissione europea per l'anno in corso ed approva
un atto di indirizzo ai fini della partecipazione della Regione
alla formazione della normativa dell'Unione europea. In sostanza
è stato tolto dalla sessione europea l'esame del programma di
lavoro, prevedendo che venga esaminato entro il mese di gennaio,
con un atto di indirizzo contenente le linee programmatiche che
si intendono seguire.
L'atto punta a semplificare la partecipazione della regione
alla fase ascendente nella formazione delle leggi europee, dando
alla commissione il potere deliberante, con la possibilità di
fare osservazioni che non devono andare in Aula ma che vengono
deliberate direttamente. Viene preservato il ruolo della Giunta
di fare direttamente osservazioni. La procedura attuale è molto
farraginosa - conclude la nota - e questo provvedimento vuole
semplificarla.
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