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Regioni: in terza Commissione iniziative su Edilizia sociale

Regioni: in terza Commissione iniziative su Edilizia sociale

Audizioni su proposta regolamento Giunta regionale

PERUGIA, 24 ottobre 2022, 12:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La terza Commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Eleonora Pace, si è riunita questa mattina a Palazzo Cesaroni per una audizione in merito alla proposta di regolamento di iniziativa della Giunta regionale "Disposizioni in materia di Edilizia residenziale sociale".
    All'incontro, richiesto nella precedente seduta dai commissari Tommaso Bori e Fabio Paparelli (Pd), hanno partecipato il Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari (Sunia) e l'Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), oltre ai funzionari della Giunta regionale.
    Per Cristina Piastrelli, Sunia, "il nuovo regolamento contiene innovazioni importanti ed è stato fatto un ottimo lavoro". "Ci preoccupa - ha aggiunto, secondo quanto riferisce Palazzo Cesaroni -l'articolo sulla decadenza e sulla perdita dell'alloggio. Le motivazioni di decadenza sono corrette tranne quelle relative agli inquilini appartenenti alle forze dell'ordine: requisiti di accesso e decadenza devono essere uguali per tutti. Ci sono principi giuridici sanciti dal Codice civile che non possono essere derogati se non a rischio di ricorsi. L'inquilino delle forze dell'ordine decade dopo sei mesi di ritardo nel pagamento dei canoni mentre gli altri inquilini non decadono, creando un principio paradossale che potrebbe portare ad impugnative".
    "Alcuni articoli della legge ci preoccupano ma questo regolamento tiene conto di molti aspetti importanti" ha detto Edi Cicchi, assessore del Comune Perugia, Anci. "Resta da chiarire - ha proseguito - la permanenza negli appartamenti di persone condannate per reati legati a tossicodipendenza e prostituzione. Ci capita spesso che il giudice condanni agli arresti domiciliari una persona, che però a quel punto perderebbe il domicilio nella casa popolare. Un problema analogo si porrebbe per i collaboratori di giustizia, che spesso hanno sulle spalle delle condanne o dei processi. Quindi non sapremmo dove domiciliarli. Positivo il punteggio aggiuntivo per nuclei con minori con invalidità al 100%. Rispetto alle soglie Isee richieste, andrebbero creati degli scaglioni più ampi.
    Servirebbero infine convenzioni tra Comuni, Finanza, Agenzia delle entrate e altri enti affinché possano essere effettuati i controlli sulla effettiva presenza dei requisiti per gli assegnatari".
    Sulle osservazioni espresse durante l'incontro, i funzionari della Giunta hanno evidenziato che la legge va in deroga per i componenti delle forze dell'ordine anche in sede di assegnazione, per una scelta precisa della norma. Inoltre La morosità viene convalidata dal giudice e solo dopo il tentativo di un piano di recupero, che nel caso specifico andrebbe ad interessare il reddito, fisso, dell'inquilino.
    Il consigliere regionale del Pd Fabio Paparelli ha sottolineato che "permangono alcune perplessità sul testo". "Il Governo nazionale ha già chiesto la modifica di questa legge - ha aggiunto -, un intervento da fare prima di approvare il regolamento attuativo. Si crea una disparità di trattamento per le condanne relative ad alcuni reati commessi da un componente della famiglia, che perderebbe il diritto all'alloggio nella sua interezza. Queste famiglie, espulse dalle case popolari, dove andranno a vivere? La decadenza per morosità è trattata dal Codice civile e la legge regionale non può certo derogare ad esso, a rischio di probabili ricorsi alla Consulta. Lo stesso principio di prevedere una riserva per le forze dell'ordine appare surreale. Anche la decadenza in seguito al cambiamento della sede di servizio andrebbe rivalutata. Tra le condanne con sentenza passata in giudicato ci sono solo alcuni reati e non altri più gravi".
    Per Paola Fioroni, Lega, "le eccezioni sollevate dal Governo sono microscopiche e non possono giustificare la mancata approvazione del regolamento". "Sulle sentenze passate in giudicato, se riguardano reati gravi - ha aggiunto -, sono già previste dal regolamento e comunque si dovrà comunque vigilare sul rispetto del principio di legalità. Sulla decadenza dall'alloggio, sono state valutate le situazioni relative ai più fragili e alle necessità dei Comuni. La decadenza per le forze dell'ordine potrebbe essere riconsiderata in base ai piani di rientro. La presenza di componenti delle forze dell'ordine nelle case popolari rappresenta un elemento ulteriore di sicurezza per chi abita nelle strutture di edilizia pubblica. I Comuni peraltro non sono obbligati a riconoscere questa riserva".
   
   

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