Aprire l'Umbria al mondo e
diffondere la cultura dell'internazionalizzazione d'impresa è
l'obiettivo "sfidante" con cui l'assessore allo Sviluppo
economico della Regione Umbria, Michele Fioroni e
l'amministratore unico di Sviluppumbria, Michela Sciurpa, hanno
aperto i lavori della conferenza "Il patto nazionale per
l'export: vantaggi e opportunità per le Pmi umbre" che ha
registrato notevole interesse da parte delle numerose aziende e
istituzioni che l'hanno seguita.
Fioroni, nel suo intervento d'apertura, ha sottolineato
l'importanza dell'internazionalizzazione per la crescita
dimensionale delle imprese. "Export e digitale - ha detto - sono
oggi i driver principali della crescita aziendale e sono due
elementi sempre più interconnessi fra di loro, grazie al ruolo
dirompente delle tecnologie digitali nelle strategie di
penetrazione dei mercati internazionali. È fondamentale lanciare
quindi una sfida culturale che porti gli imprenditori,
soprattutto quelli delle realtà più piccole, a comprendere che
il digitale non è appannaggio solo dei grandi ma rappresenta uno
strumento di diversificazione fondamentale, accessibile ormai a
costi sempre più ridotti. Il nostro ruolo da amministratori è
quindi quello di aggiornare le politiche per supportare
concretamente questi trend. In quest'ottica, nei prossimi anni
un ruolo sempre più importante sarà rivestito dagli strumenti
finanziari a supporto dell'internazionalizzazione".
L'incontro, organizzato dall'Agenzia per lo Sviluppo
Economico della Regione Umbria e moderato da Luca Silla, part
time professor della Luiss Business School, ha potuto contare su
un parterre d'eccezione - sottolinea la Regione - riuscendo a
riunire intorno ad un unico tavolo virtuale Alessandro Terzulli,
chief economist di Sace, che ha tenuto lo speech principale
analizzando luci ed ombre dell'export umbro alla luce dei
macrotrend in atto; Mariangela Siciliano, responsabile Sace
Education, che ha presentato alle imprese i prodotti e servizi
di Sace per la gestione dei rischi export e
internazionalizzazione; Carlo de Simone, responsabile Indirect
Channels Simest, che ha illustrato esperienze passate e
prospettive future in tema di risorse e finanziamenti agevolati
per l'internazionalizzazione, e Alessandro Aureli, Ufficio
servizi alle imprese Ice che ha presentato l'ampia gamma dei
servizi per l'internazionalizzazione offerti.
Presente al tavolo anche un trio di "export champion":
Riccardo Stefanelli, CO-CEO Brunello Cucinelli spa, Daniele
Tonti, chief strategy officer Oma e presidente Umbria aerospace
cluster e Lorenzo Zurino, Ceo The One Company e presidente Ief
Italian Export Forum che, attraverso le loro testimonianze,
hanno dato "preziosi consigli" alle aziende partecipanti per
affrontare con successo i mercati esteri ed indicato obiettivi
comuni per aumentare la proiezione internazionale delle imprese
umbre con il sostegno delle istituzioni regionali e nazionali.
"In un quadro di generale ripresa dell'economia e degli
scambi internazionali, le imprese dell'Umbria possono guardare
al 2021 con cauto ottimismo - ha detto Terzulli - considerando
soprattutto la ripresa della domanda da Germania e Stati Uniti,
rispettivamente primo e terzo mercato di sbocco dell'export
regionale. L'export umbro ha risentito della pandemia
registrando un calo del 12, 8% nel 2020 (-9,7% il dato
nazionale) con 3,8 miliardi di euro di vendite, ma potrà
beneficiare delle opportunità di crescita dei mercati esteri,
con la consapevolezza di dovere adeguare rapidamente strategie e
strumenti a un contesto in continua evoluzione".
"Sviluppumbria - ha annunciato Sciurpa - è pronta ad
accogliere la sfida lanciata dall'assessore regionale Fioroni
per tradurre in misure concrete i nuovi indirizzi regionali in
materia di internazionalizzazione. Una sfida che passa per un
vero e proprio cambiamento culturale e che vedrà l'Agenzia
sempre più impegnata in attività di scouting e di
accompagnamento delle nostre aziende nei percorsi di
internazionalizzazione. Per sostenere al meglio la crescita
dell'export umbro partiamo da un'attenta fase di ascolto delle
esigenze delle imprese e attiviamo tutte le possibili sinergie
fra agenzie e strumenti regionali e nazionali. Il successo di
questa iniziativa ci conferma che queste sono le direzioni
giuste per avviare un nuovo dialogo costruttivo tra attori
pubblici e privati e progettare insieme i futuri strumenti di
sostegno all'internazionalizzazione regionale".
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