"Sos Trasimeno, servono azioni
durature per evitare l'insorgere di nuove criticità una volta
superata l'emergenza": così il capogruppo regionale del Partito
democratico Cristian Betti, annunciando la presentazione di una
mozione che verrà discussa nella prossima seduta dell'Assemblea
legislativa e che "sollecita interventi strutturali efficaci e
una governance unitaria per la salvaguardia del lago". "Con
questo atto - spiega - chiediamo innanzitutto alla Giunta di
individuare e destinare risorse strutturali e continuative nel
bilancio regionale per garantire la manutenzione ordinaria e
straordinaria del bacino e del reticolo idrografico del
Trasimeno, con particolare attenzione ai fossi, ai canali di
adduzione e ai sistemi di drenaggio secondari. Inoltre
sollecitiamo un nuovo assetto organizzativo, attraverso
l'istituzione di una 'Unità di Missione per il Lago Trasimeno'
nell'ambito della Regione Umbria, dotata di autonomia operativa
e risorse adeguate, quale interfaccia unica per la gestione, il
coordinamento e il monitoraggio degli interventi previsti
dall'Accordo e delle criticità connesse al bacino".
"Nella mozione - spiega Betti in una nota - si chiede anche
di garantire la piena attivazione dell'impianto di Paganico
entro novembre 2025, in linea con quanto previsto dall'Accordo
di programma, vigilando sul rispetto dei tempi e sull'effettiva
messa in funzione dell'intero sistema di rilascio. Ma anche di
promuovere un piano pluriennale di interventi strutturali e
ambientali, integrati con l'attuazione dell'Accordo,
comprendente il dragaggio dei porti lacustri, la manutenzione
degli affluenti e dei canali secondari, il ripristino delle aree
umide e dei canali di scolo ed il controllo e il contenimento
dei chironomidi, problema che impatta sulla salute pubblica e
sull'attrattività turistica del territorio. La mozione prende le
mosse dalla recente approvazione dello schema di Accordo di
programma per la gestione condivisa delle risorse idriche del
Sistema Montedoglio. Si tratta di un passo avanti fondamentale
poiché prevede l'utilizzo sperimentale di acqua a beneficio del
Trasimeno, ma che deve essere affiancato da una strategia più
ampia e continuativa, che consenta di superare le problematiche
anche a medio e lungo termine".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA