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Porchettiamo 2025 dal 16 al 18 maggio a San Terenziano

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Porchettiamo 2025 dal 16 al 18 maggio a San Terenziano

Tra le novità, la porchetta di cinghiale e i voli in mongolfiera

PERUGIA, 08 maggio 2025, 16:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sarà la conferenza-spettacolo dal titolo "Sua maestà il maiale" ad anticipare il ritorno, per la 15/a edizione, di Porchettiamo. Il "Festival delle porchette d'Italia", in programma dal 16 al 18 maggio nel borgo di San Terenziano, avrà infatti come anteprima l'appuntamento di e con Guido Farinelli, storico dell'alimentazione, al Teatro Comunale di Gualdo Cattaneo.
    L'annuncio è arrivato durante la presentazione del programma dell'evento nel salone d'Onore di Palazzo Donini a Perugia, durante la quale è stato fatto anche il punto sul percorso di riconoscimento del marchio IGP per la porchetta umbra.
    Porchettiamo è infatti nato per raccontare la porchetta in tutte le sue varianti, ma lo fa senza mai dimenticare l'anima: quella di un prodotto che affonda le radici nella civiltà contadina e che si è trasformato in simbolo di festa, aggregazione, identità.
    E lo fa ancora una volta nel modo più genuino, mettendo insieme mastri porchettai non solo umbri ma che arrivano da tutta Italia, panini gourmet con chef da Sardegna a Umbria, sapori antichi e innovazioni sorprendenti, come la porchetta di cinghiale firmata EcoSelvoFiliera. Immancabili anche le versioni gluten free di porchetta umbra realizzate con l'Associazione Italiana Celiachia.
    La "Piazza delle Porchette" sarà il cuore pulsante, ma tutto il borgo di San Terenziano diventerà un teatro del gusto e della socialità, tra food truck dalla Sicilia alla Toscana, birre artigianali, vini locali, cocktail rosa firmati Sarti e perfino voli in mongolfiera al tramonto.
    Così ha descritto l'evento Anna Setteposte, ideatrice ed event manager di Porchettiamo: "Questo non è solo un festival sul prodotto, ma con il prodotto, con le sue storie, i suoi artigiani, il suo popolo. E da qui passa una delle sfide più belle e concrete per l'agroalimentare umbro. Portare la porchetta umbra sul palcoscenico europeo con un marchio di qualità vuol dire proteggere tradizione, garantire tracciabilità e aprire nuove prospettive economiche e turistiche".
    "Ogni anno - ha ricordato poi la vicesindaca di Gualdo Cattaneo Sabrina Annibali - ci sono migliaia di accessi nel nostro territorio durante Porchettiamo, numeri importantissimi a significare che la manifestazione ha ormai una rilevanza nazionale".
    Se la porchetta unisce la nazione da Nord a Sud, è quindi proprio in Umbria, cuore "rosa" d'Italia, che si prova a custodirla e a rilanciarla. Il borgo umbro sarà quindi ancora una volta il luogo in cui questo cibo popolare chiede finalmente di essere riconosciuto per quello che è: patrimonio culturale e gastronomico da tutelare.
    Porchettiamo non è quindi solo un evento, ma un manifesto. E quest'anno il festival arriva in un passaggio chiave con l'avvio del percorso verso il riconoscimento IGP per la porchetta umbra, sostenuto da istituzioni e produttori. È a buon punto, come ha poi spiegato l'amministratore unico di 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria Marcello Serafini, il percorso per il riconoscimento del marchio di qualità IGP alla porchetta umbra avviato tramite la società in house della Regione Umbria, il soggetto accreditato per l'emissione delle certificazioni Dop e Igp.
    A portare i saluti della presidente della Regione, Stefania Proietti, e dell'assessore regionale alle politiche agricole e al turismo, Simona Meloni, è stato il consigliere regionale Cristian Betti: "La porchetta umbra non ha da invidiare niente e il percorso avviato del riconoscimento è più che opportuno. La Regione è attenta quindi alla sua valorizzazione visto anche il coinvolgimento del Parco tecnologico agroalimentare".
    Ora ci saranno altri passaggi prima che la domanda possa avere il pronunciamento del Ministero e poi della Commissione europea. "Ma per arrivare al risultato finale quello che serve è soprattutto l'unione dei produttori" ha concluso Serafini.
   
   

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