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Bistocchi, il lavoro mezzo di emancipazione sociale

Bistocchi, il lavoro mezzo di emancipazione sociale

'Donne e giovani da difendere e tutelare'

PERUGIA, 01 maggio 2025, 10:04

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Il lavoro deve essere un mezzo di emancipazione sociale, soprattutto per donne e giovani, e non una causa di morte: il Primo maggio che ci avviamo a celebrare sia un monito affinché un diritto costituzionalmente riconosciuto torni ad essere quello che per cui è stato pensato, ovvero uno strumento di gratificazione, di crescita e di sviluppo dell'individuo e non un modo in cui morire per la scarsa sicurezza": lo afferma in una nota la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Sarah Bistocchi.
    "L'Italia - prosegue - attraversa un momento difficile: l'Eurostat ha certificato che il 9 per cento dei lavoratori, pur avendo un impiego, è povero. I salari sono tra i più bassi d'Europa, e l'Umbria non svetta tra le regioni italiane. Si tratta di qualcosa di ormai inaccettabile, che lede la dignità umana ed è anche anticostituzionale. Il caro vita, dovuto all'inflazione, ha portato ad una spirale che spinge i redditi verso il basso. Redditi che non si sono mai distinti per livello, come ci ha ricordato ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Latina. Un contesto così difficile non fa che aumentare le difficoltà e gli stimoli per l'emigrazione dei giovani. La corsa al subappalto e al massimo ribasso hanno fatto il resto, aprendo anche la strada all'insicurezza, agli infortuni e alle morti. La priorità italiana ed umbra è dunque il lavoro e l'attribuzione di un salario giusto, per un lavoro sicuro ed equamente retribuito".
    "L'Umbria - conclude Bistocchi - ha iniziato un percorso che porterà ad investire di più nella sicurezza, con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali. Tutte azioni in sinergia, che dovranno riguardare anche il sostegno al reddito e al lavoro, che sarà importante mettere in campo nei prossimi mesi".
   

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