"Il sindaco di Perugia Vittoria
Ferdinandi non ha fatto nulla per impedire l'aumento delle
tasse. Chiederemo al più presto un Consiglio comunale aperto
alla cittadinanza": è quanto annunciano i consiglieri
dell'opposizione.
"Più di due settimane fa in Consiglio l'opposizione ha
depositato un ordine del giorno urgente - ricordano in una nota
i consiglieri comunali - che Vittoria Ferdinandi e la
maggioranza hanno deciso di votare come non urgente, ben sapendo
che quando sarebbe approdato in Consiglio ormai sarebbe stato
inutile perché la manovra fiscale sarebbe stata approvata".
L'atto del 23 marzo conteneva la "richiesta di impegno
urgente alla sindaca di avviare una interlocuzione con la
presidente della Regione Stefania Proietti al fine di ottenere
l'immediato ritiro del disegno di legge regionale approvato
dalla Giunta che prevede un significativo aumento della
pressione fiscale per cittadini, imprese e famiglie della nostra
città".
"Votando l'atto come 'non urgente' - proseguono i consiglieri
di opposizione - si è deciso di non far arrivare la voce dei
numerosi perugini contrari all'aumento delle tasse, alla Regione
Umbria. Il sindaco, rappresentante della mesedima compagine
politica della presidente Proietti, ha preferito rimanere in
silenzio in questi giorni durante i quali non si è letteralmente
parlato d'altro, e da parte sua non ci risulta essere stata
portata avanti nessuna iniziativa per fermare l'aumento delle
tasse ai cittadini di Perugia. Non ci sentiamo rappresentati da
un sindaco che non si preoccupa di un problema così importante,
per questa ragione è nostra intenzione chiedere un Consiglio
comunale aperto ai cittadini di Perugia".
La nota è firmata da Nilo Arcudi, Paolo Befani, Chiara
Calzoni, Elena Fruganti, Edoardo Gentili, Riccardo Mencaglia,
Clara Pastorelli, Augusto Peltristo, Margherita Scoccia,
Gianluca Tuteri, Leonardo Varasano, Nicola Volpi.
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