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Tagliaferri, Governo regionale lavora per salvare l'Umbria

Tagliaferri, Governo regionale lavora per salvare l'Umbria

Consigliera: 'crisi che potrebbe avere conseguenze devastanti'

PERUGIA, 26 marzo 2025, 17:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La presidente Proietti, insieme alla maggioranza, ha voluto stamattina un confronto con la stampa per trasmettere un messaggio chiaro: questo Governo regionale sta lavorando per salvare l'Umbria da una crisi finanziaria che potrebbe avere conseguenze devastanti. Abbiamo fatto chiarezza, al di là di sterili polemiche e tentativi di interpretare diversamente la realtà. I nostri concittadini hanno il diritto di conoscere le reali condizioni in cui versa la Regione": così la consigliera Bianca Maria Tagliaferri (Umbria domani-Proietti presidente).
    "I numeri parlano da soli - osserva Tagliaferri in una nota -: le quattro aziende sanitarie regionali registrano un disavanzo di 243 milioni di euro, solo in parte compensato dai 153 milioni provenienti dalla gestione sanitaria accentrata regionale. Rimane un deficit di 90 milioni che pesa sul nostro sistema sanitario. Si tratta di debiti accumulati anno dopo anno, attenzionati dalla Corte dei Conti e denunciati dallo stesso ex assessore Coletto. Per troppo tempo questa situazione è stata ignorata, nessuno si è preoccupato di aziende sanitarie in perdita costante, prive della guida di un Piano sanitario regionale mai approvato. Perché intervenire con urgenza? Perché dobbiamo scongiurare il commissariamento dello Stato, che ci trascinerebbe in un baratro. Un commissariamento significherebbe aliquote fiscali al massimo per tutte le fasce di reddito e tagli insostenibili alla sanità, proprio mentre noi lavoriamo per rilanciarla. Abbiamo elaborato una proposta di manovra su cui continueremo a lavorare senza sosta fino al 15 aprile, termine ultimo per presentarla al Mef. Stiamo analizzando a fondo i conti della sanità, cercando ulteriori risorse e avviando tavoli di confronto con le parti sociali. Faremo tutto il possibile - conclude - affinché l'Umbria paghi il minor prezzo possibile per la gestione della precedente legislatura".
   
   

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