Entro la fine del 2025 si stima
che saranno quasi 5mila gli umbri che hanno una diagnosi di
celiachia, patologia autoimmune determinata geneticamente, che
colpisce principalmente l'intestino tenue e che è causata
dall'ingestione del glutine. È questo uno dei dati che sono
emersi durante l'assemblea annuale dei soci di Aic (Associazione
italiana celiachia) Umbria, che si è tenuta domenica 23 marzo
presso villa Buitoni a Perugia.
"In base ai dati ufficiali del 2023, - ha spiegato Samuele
Rossi, presidente di Aic Umbria - in Umbria abbiamo 4.410 casi
diagnosticati, con un incremento annuo medio che si basa sul 5%.
Con queste premesse, stimiamo che nel 2024 avevamo già toccato
la soglia delle 4.600 diagnosi e alla fine del 2025 rischiamo di
arrivare a 5.000 casi. Ma in teoria sono di più. Ce ne
aspettiamo almeno 8.000 perché si stima che almeno l'1% della
popolazione sia celiaca e quindi anche in Umbria mancano ancora
all'appello tante persone".
L'assemblea regionale annuale è da sempre anche l'occasione
per fare il punto sulle novità in materia di celiachia. Durante
l'intervento del professore Giuseppe Castellucci, ex
coordinatore della rete regionale Umbra del "Dipartimento
Materno-Infantile e dell'Età evolutiva", è emerso - riferiscono
gli organizzatori - che entro il 2025 anche in Umbria partirà la
campagna di screening in età pediatrica per la celiachia e per
il diabete tipo 1. Il progetto pilota è già partito in Campania,
Lombardia, Marche e Sardegna e sono già stati consegnati i dati
con i risultati.
"L'Italia è il primo paese al mondo che si dota di una legge
per lo screening di diabete 1 e della celiachia, la legge Mulè
n. 123 del settembre 2023, che prevede in tutta la popolazione
pediatrica la ricerca degli anticorpi specifici per queste due
patologie. Nel 2023 era già partito il progetto pilota in
quattro regioni italiane e dai primi dati pubblicati è emersa la
positività della presenza degli anticorpi della celiachia anche
con punte del 2.5%. È un primo riscontro e va tutto verificato
in larga scala ma queste cifre già ci fanno immaginare che
l'ipotesi dell'1% della popolazione celiaca possa essere rivista
al rialzo. Per la partenza della campagna di screening in Umbria
dobbiamo aspettare i decreti attuativi che stabiliranno l'iter
da seguire e che spero che siano pubblicati nelle prossime
settimane", ha spiegato nel dettaglio Samuele Rossi.
L'assemblea è stata aperta con il rendiconto dell'attività
2024 e la votazione del bilancio. Subito dopo Samuele Rossi e
Marta Sargeni, segretaria dell'associazione, hanno parlato di
"Un anno insieme ad Aic Umbria" mentre Sara Quartarella ha
affrontato il tema "Social e dintorni: come sta cambiando
l'approccio all'informazione sulla celiachia". È seguita una
sessione di libera partecipazione con i clinici, introdotta e
coordinata dal professore Giuseppe Castellucci, con le relazioni
delle dottoresse Rita Cozzali, che è intervenuta su "Diagnosi e
screening", e Olivia Morelli, con un contributo legato alla
"Celiachia: nuove frontiere terapeutiche". C'è stato anche un
intervento della dottoressa Maria Giulia Berioli che ha parlato
di correlazione tra celiachia e diabete di tipo 1 e la
collaborazione tra associazioni pazienti.
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