Otto ore di sciopero per tutti i turni di lavoro, nella giornata di martedì, per i lavoratori di Tapojärvi e per il personale diretto e delle ditte terze di Acciai speciali Terni e Tubificio sono state proclamate dalle segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm e le rsu di Tapojärvi e Ast dopo l'incidente sul lavoro di lunedì sera in cui è rimasto ustionato gravemente un operaio di 26 anni dipendente della società finlandese.
I sindacati, che in nottata hanno incontrato le direzioni aziendali, in una nota sottolineano che "il fatto ripropone con forza il tema della sicurezza all'interno di tutti i luoghi di lavoro". Per i sindacati la sicurezza "deve essere prioritaria su tutto". "In questi lunghi anni a partire dal Covid - hanno aggiunto - è cambiata radicalmente la percezione dei lavoratori che hanno più paura e si sentono meno sicuri rispetto al passato". Rsu e segreterie spiegano tra le altre cose di aver "più volte segnalato" negli ultimi mesi "le criticità in riferimento alla viabilità anche nella zona dove si è verificato l'incidente ed una riunione era anche stata programmata per giovedì prossimo". "Riteniamo sia necessario riaprire con Ast e le aziende dell'indotto - continua la nota - la discussione sul sistema delle relazioni industriali che devono essere ancora più trasparenti, partecipate e propositive".
Uil, serve cambio di passo su sicurezza del lavoro
Per il segretario Benedetti 'deve essere garantita dalle prassi'
"Il gravissimo infortunio nel sito Ast, con un giovane operaio, dipendente dell'azienda Tapojarvi, ancora in prognosi riservata per le ustioni rimediate a causa dell'incendio del mezzo su cui si trovava, ci deve far interrogare su una situazione di necessario cambio di passo quanto a sicurezza e salute sui luoghi di lavoro": così il segretario regionale Uil Fabio Benedetti. "Sicurezza e salute che deve essere garantita dalle prassi nell'azione quotidiana e dalla trasparenza dei rapporti di lavoro" aggiunge. "Quanto avvenuto invece - sostiene Benedetti in una nota -, ci pone di nuovo di fronte ad un interrogativo: a che prezzo le vite umane sono appese alla fatalità e quanto questi episodi sono evitabili? Anche nel sito di Ast, come richiesto dai sindacati, si sta lavorando per un aggiornamento del Protocollo salute - sicurezza - ambiente ma è necessario un cambio di passo, a tutti i livelli, per evitare situazioni che ormai non sono più degne di un Paese civile. L'Umbria, stando ai dati dell'Osservatorio Vega, conta già quattro decessi e diversi infortuni gravi: una strage che non può proseguire. Per questo lo sciopero proclamato da Fim, Fiom e Uilm è fondamentale, per dare un segnale e per sensibilizzare".
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