"Integrare la destinazione dei
canoni di concessione per interventi a favore dei comuni
territorialmente interessati dagli impianti di grande
derivazione" è l'obiettivo della proposta di legge presentata
dai consiglieri Francesco Filipponi e Maria Grazia Proietti (Pd)
per "modificare la legge regionale 1/2023. "A decorrere dal 2024
- ricordano - una quota del 35% della componente fissa è
destinata allo sviluppo e alla valorizzazione dei comuni
interessati attraverso uno o più interventi in vari ambiti".
"Con la prima integrazione - sostengono Filipponi e
Proietti - si inserisce nell'elencazione anche la possibilità di
realizzare interventi sociali, ai quali potrà essere destinata
una quota parte dei canoni di concessione. La spesa da destinare
agli interventi sociali è quantificata in 30mila euro annui. Con
la seconda integrazione si inserisce un comma aggiuntivo
all'articolo 24 per specificare che i programmi e i progetti
presentati dai comuni, ai fini della ripartizione dei canoni di
concessione, riguardano in via prioritaria le aree dove sono
ubicati gli impianti di grandi derivazioni. Vale a dire -
concludono Filipponi e Proietti - le opere idrauliche ad essi
funzionalmente collegate che ne costituiscano parte integrante".
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