Era impegnato in un'impresa di sartoria con sede a Perugia, ma da un controllo della guardia è emerso che un minorenne non aveva compiuto il periodo obbligatorio scolastico di 10 anni. Nell'attività sono stati identificati anche tre dipendenti risultati non regolarmente assunti in base alle verifiche delle fiamme gialle del comando provinciale guidato dal generale Carlo Tomassini.
Il datore di lavoro è stato segnalato alla procura della Repubblica di Perugia per avere impegnato un minore che non aveva compiuto il periodo obbligatorio scolastico di 10 anni, mentre i genitori del ragazzo sono stati denunciati sempre per la normativa sul lavoro minorile per l'omessa vigilanza.
Il controllo è stato compiuto nell'ambito del rafforzamento delle attività di vigilanza economica sul territorio svolte dal comando provinciale della guardia di finanza. Un'azione che ha avuto particolare impulso - viene sottolineato dal Corpo - in concomitanza con l'incremento del flusso turistico nella provincia.
Le operazioni hanno avuto l'obiettivo di contrastare gli illeciti fiscali, il lavoro sommerso e le irregolarità nel trasporto delle merci. Secondo quanto si legge in un comunicato della guardia di finanza, un dato significativo emerge dagli oltre 1.320 controlli eseguiti sul corretto rilascio di scontrini e ricevute fiscali, con 458 violazioni riscontrate, pari a una percentuale di irregolarità che sfiora il 35%. I controlli hanno riguardato in 106 casi anche gli esercenti, al fine di verificare l’avvenuto pagamento del canone Rai, il cui esito ha evidenziato 88 violazioni, ovvero l’83% degli operatori controllati. L’attenzione delle fiamme gialle perugine si è estesa anche all’acquisizione della documentazione contrattuale concernente i dispositivi di pagamento elettronici, per identificare eventuali anomalie nei conti correnti esteri o riconducibili a soggetti terzi, utilizzati per occultare gli incassi percepiti dalle attività commerciali. In particolare, è stato verificato che i pagamenti con carte di credito o bancomat corrispondessero correttamente alle fatture o agli scontrini fiscali emessi. Anche nel settore del lavoro sommerso, i reparti territoriali della provincia di Perugia hanno posto in essere quella che è definito "un efficace presidio ispettivo", che si è tradotto in 231 controlli svolti in vari settori, tra cui l’edilizia, la ristorazione, l’organizzazione di eventi e sartorie. In tale ambito, sono stati individuati complessivamente 87 datori di lavoro che impiegavano lavoratori in modo illecito, tra cui 118 completamente in nero e 83 irregolari. Nel corso di un controllo svolto a Perugia nei confronti di un salone di barberia, sono stati scoperti - riferiscono ancora le fiamme gialli - 4 lavoratori su 6 senza regolare contratto, di cui 3 immigrati irregolari. Per questo, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha disposto la sospensione dell’attività lavorativa e una multa di 28.080 euro. Le attività della guardia di finanza si sono estese anche alla circolazione delle merci su strada, con 466 controlli nei confronti di mezzi commerciali e ulteriori 278 verifiche sui trasporti di prodotti sottoposti ad accisa. La guardia di finanza ha annunciato che "il dispositivo di controllo economico del territorio vigilanza e prevenzione continuerà anche nel 2025, nei confronti di ogni forma di illegalità economica al fine di tutelare i consumatori e garantire una concorrenza leale tra le imprese".
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