Hanno
rivelato quella che è ritenuta "la doppia vita" di un professore
che di giorno insegnava matematica agli alunni di una scuola
media e nel tempo libero spacciava droga un'indagine condotta
dalla compagnia di Città di Castello della guardia di finanza
che ha portato all'arresto in flagranza, ai domiciliari, di un
insospettabile docente di 52 anni sorpreso nelle immediate
vicinanze della propria abitazione a San Giustino umbro mentre
cedeva cocaina ad una persona del posto.
Nel corso degli approfondimenti le fiamme gialle - emerge da
una loro nota - hanno ricostruito poco meno di 200 episodi di
cessione di droga negli ultimi mesi, per oltre un etto di
cocaina ceduta, con un incasso di oltre 10.000 euro.
Gli accertamenti hanno permesso di smantellare - spiega
sempre la guardia di finanza - un giro di stupefacenti tra San
Giustino, Citerna e Sansepolcro (Arezzo).
Durante la perquisizione in casa del professore sono stati
sequestrati un bilancino di precisione, sostanza da taglio e
contanti ritenuti proveniente da attività illecita.
In particolare, i militari del nucleo mobile della compagnia
della guardia di finanza tifernate hanno notato un continuo via
vai di persone considerate sospette, molte con precedenti
specifici, che si recavano nel parcheggio e nei locali al piano
terra dell'abitazione del professore, per poi uscirne dopo pochi
minuti. Le indagini hanno consentito di accertare che le
cessioni di droga avvenivano mediante ordini tramite WhatsApp,
utilizzando un linguaggio in codice per eludere eventuali
controlli.
L'arresto è già stato convalidato dal gip.
"Questa operazione evidenzia l'impegno della guardia di
finanza di Perugia - si legge ancora nella sua nota - nel
contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti,
fenomeno che alimenta il riciclaggio di denaro proveniente da
attività illegali".
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