Umbertide ha
ricordato, a 19 anni dalla morte, Donato Fezzuoglio, l'appuntato
dei carabinieri medaglia d'oro al valor militare, che perse la
vita il 30 gennaio 2006 nel tentativo di sventare una rapina ai
danni della banca Monte dei Paschi di Siena in via Andreani.
La cerimonia ha visto la deposizione delle corone di alloro
alla lapide eretta nel luogo in cui il militare fu colpito a
morte, dove autorità militari, civili, religiose, studenti e
cittadini umbertidesi si sono stretti intorno al dolore della
moglie Emanuela, del figlio Michele, del fratello Mariolino e
dei familiari e parenti più stretti.
Il sindaco di Umbertide, Luca Carizia - riferisce il Comune -
ha salutato affettuosamente la famiglia di Donato e tutte le
autorità civili, militari e religiose presenti. Un saluto
speciale è stato rivolto all'Arma dei carabinieri, "custode dei
valori per cui Donato ha combattuto e per cui ha sacrificato la
propria vita".
In particolare, il sindaco ha dato il benvenuto al generale
Luca Corbellotti, comandante della Legione Umbria carabinieri,
al colonnello Sergio Molinari, comandante provinciale
carabinieri Perugia, al capitano Massimiliano Croce, comandante
della compagnia di Città di Castello, al maresciallo Cesare
Rampazzi Minella, comandante della stazione dei carabinieri di
Umbertide, al generale dell'Esercito Giovanni Brafa Musicoro, al
vicario del questore della provincia di Perugia,. Marco Scarpa,
al Colonnello Fabrizio Marchetti della guardia di finanza, al
comandante della guardia di finanza della compagnia di Città di
Castello, Capitano Claudia Mossali.
Presenti il comandante, maggiore Gabriele Tacchia, e la
polizia locale di Umbertide, con il Gonfalone del Comune, oltre
ad alcune rappresentanze delle associazioni combattentistiche e
dell'Arma.
Hanno presenziato, inoltre, il consigliere dell'Assemblea
legislativa dell'Umbria Letizia Michelini, il consigliere della
Provincia di Perugia Gianluca Moscioni e l'amministrazione
comunale di Umbertide con gli assessori Alessandro Villarini,
Francesco Cenciarini e Lorenzo Cavedon, il presidente del
consiglio comunale Giovanna Monni e il consigliere comunale
Alessio Ferranti.
Hanno preso parte alla commemorazione anche le scuole
umbertidesi, con numerosi studenti accompagnati dai rispettivi
docenti.
Il vescovo di Gubbio e Città di Castello, monsignor Luciano
Paolucci Bedini, insieme a don Alberto Gildoni, ha benedetto la
lapide dedicata all'appuntato.
Queste le parole dell'intervento del sindaco Luca Carizia:
"Il ricordo di Donato e il suo sacrificio - ha detto, fra
l'altro, il sindaco - restano impressi nelle nostre menti e nei
nostri cuori, continuando a rappresentare un esempio per tutti
noi. In questa occasione, desidero esprimere, a nome di tutta la
comunità di Umbertide, il nostro più profondo ringraziamento a
tutte le forze dell'ordine. Ogni giorno, con dedizione e spirito
di sacrificio, svolgono un ruolo insostituibile nel garantire la
sicurezza e il benessere di ciascuno di noi. Viviamo in una
società sempre più complessa, dove le sfide sono molteplici e
spesso difficili da affrontare. Ma è proprio in momenti come
questi che dobbiamo trovare la forza di rimanere uniti, di
lavorare insieme per costruire un futuro basato sulla fiducia,
sulla speranza e sull'amore per il nostro Paese. Proprio per
questo la memoria di Donato continuerà a vivere nelle nostre
menti e nei nostri cuori".
Di seguito nella chiesa di Cristo Risorto si è svolta la
cerimonia religiosa che è stata officiata dal vescovo di Gubbio,
Monsignor Luciano Paolucci Bedini e da don Alberto Gildoni,
fratello della medaglia d'oro al valore militare colonnello
Valerio Gildoni.
Al termin ha preso la parola il comandante della Legione
carabinieri Umbria, generale Luca Corbellotti, che ha voluto
ribadire la propria vicinanza e la propria solidarietà ai
familiari di Fezzuoglio e a tutta la comunità umbertidese,
ringraziando il sindaco Carizia e il vescovo Paolucci Bedini per
la presenza e l'affetto mostrato. Per concludere la cerimonia è
stata recitata la Preghiera del carabiniere.
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