Sviluppo, sostenibilità e
cooperazione saranno le parole chiave e le priorità di Legacoop
Umbria nell'anno in cui l'Organizzazione delle Nazioni Unite
celebra l'impresa cooperativa, riconosciuta a livello
internazionale non solo come un'opportunità economica, ma come
una vera e propria risorsa sociale.
L'Onu ha infatti proclamato il 2025 "Anno internazionale delle
cooperative" e così tutto il mondo cooperativo regionale, che in
Umbria costituisce una parte significativa del tessuto
produttivo, si prepara a festeggiarlo.
"Sviluppo, sostenibilità e cooperazione sono quindi i punti
fermi della nostra agenda che intendiamo condividere con tutti,
a cominciare dalla nuova Giunta regionale" ha dichiarato il
presidente di Legacoop Umbria, Danilo Valenti, presentando a
Perugia nella sede della Camera di commercio dell'Umbria le
attività in programma nei prossimi mesi per valorizzare proprio
la scelta dell'Onu e per promuovere il modello cooperativo "che
con la sua capacità di resilienza è stato in grado di rispondere
ai cambiamenti del mercato e di innovarsi pur mantenendo le
proprie radici nel territorio".
Tra queste attività l'Umbria ospiterà ad ottobre la "Biennale
itinerante dell'economia cooperativa". "Un evento nazionale sul
tema della pace nel mondo, in cui la cooperazione, con i suoi
valori di solidarietà e inclusività, avrà un ruolo centrale" ha
annunciato Valenti.
Per affrontare le sfide future però, come ha sottolineato
ancora Valenti, "serve un approccio innovativo basato sulla
collaborazione tra settori e territori". Legacoop Umbria
pertanto - è stato spiegato - vuole fare la propria parte, per
fissare alcune priorità di lavoro e condividerle con le
istituzioni e con tutti i soggetti del sistema economico.
Solo per Legacoop oggi si registrano circa 320.000 soci e
13.627 occupati con un valore della produzione aggregato di 6
miliardi ed un valore aggiunto all'economia locale del 9,4%, con
15 workers buyout associate con un valore della produzione di 80
milioni.
Ma per Legacoop è fondamentale costruire uno "sviluppo
integrato", che vada oltre i confini regionali e si sviluppi
attraverso reti intersettoriali e sinergie con altre aree
dell'Italia di Centro: "L'Umbria, troppo spesso schiacciata tra
le esigenze del Nord e del Sud, deve ricercare una visione
comune per rappresentare le proprie necessità in modo coeso,
affrontando sfide come quelle delle infrastrutture".
Partendo da questo contesto, per Legacoop "è necessario da
parte della Giunta regionale un reale e costante confronto con
le rappresentanze del mondo imprenditoriale, fondamentale per
recuperare una visione di un nuovo modello di sviluppo dell'area
vasta del Centro Italia".
C'è da affrontare in modo "integrato", considerando gli
aspetti economici, ambientali e sociali, anche il concetto della
sostenibilità. "Oggi le comunità energetiche da fonti
rinnovabili rappresentano una soluzione concreta e Legacoop
Umbria - ha ricordato Valenti - ha già intrapreso un'importante
iniziativa sul territorio, sottoscrivendo un protocollo con
l'Anci regionale e sviluppando un modello organizzativo per la
loro costituzione".
Legacoop si vuole impegnare inoltre affinché venga attuato un
piano regionale per l'inclusione lavorativa delle persone con
disabilità e per il sostegno a progetti collaborativi che
coinvolgano amministrazioni e cooperative locali.
C'è infine bisogno, ha evidenziato Valenti, di politiche
pubbliche che supportino la crescita delle imprese cooperative
attraverso misure specifiche, incentivi e risorse dedicate, che
possano favorire la nascita di cooperative di comunità, il
recupero di aziende in crisi e il sostegno agli investimenti
cooperativi.
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